
Non si esclude alcuna ipotesi anche se si predilige pista dello scontro per spaccio di sostanze stupefacenti per il ferimento dei due trentenni, zio e nipote, avvenuto nel pomeriggio di ieri a Caivano. Gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Afragola che indagano sul duplice ferimento sono consapevoli che il contesto criminale dove è avvenuto è ad alto livello di omertà, il cosiddetto “bronx” di Caivano.
Le due vittime dell’agguato sono Alfio Maugeri ed Alessandro Maugeri, entrambi colpiti al torace, ciascuno da un singolo colpo di pistola il cui calibro è in corso di definizione. Quello che è certo è che non sono state ritrovate ogive, per cui si pensa ad un attentato fatto non da killer improvvisati, ma da persone che probabilmente hanno usato un revolver.
Ad accompagnarli nell’ospedale di Frattamaggiore sono stati dei parenti, con mezzi privati, che non hanno saputo fornire ulteriori particolari agli inquirenti.
Per Alfio è stato deciso subito il trasferimento nell’ospedale Cardarelli del capoluogo partenopeo dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono state giudicate gravi dai sanitari. E’ grave anche il nipote, rimasto però nel nosocomio della cittadina del napoletano.
Difficili restano le attività investigative, considerato il contesto ad alto tasso criminale che, con il Parco Verde, costituisce un’unica ampia piazza di spaccio a cielo aperto.
La maggior parte dei presunti testimoni interpellati ha riferito agli agenti di avere sentito i colpi di pistola, ma di essersi rintanati per paura. Dichiarazioni che gli inquirenti classificano perlopiù come omertose.