Duplice omicidio di Ponticelli: sottoposto a fermo l’uomo che ieri si è costituito dopo il raid avvenuto nel rione Fiat. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, al termine delle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale del capoluogo partenopeo e della compagnia di Poggioreale.
A costituirsi Antonio Pipolo, 37 anni, ritenuto dagli inquirenti legato al clan De Micco-De Martino. Lo stesso di cui faceva parte Carlo Esposito, ucciso in un “basso” insieme con l’operaio Antimo Imperatore che stava eseguendo dei lavori in quell’abitazione. Quest’ultimo è vittima innocente del conflitto camorristico.
Duplice omicidio di Ponticelli: sottoposto a fermo il 37enne che si era costituito
Due gli uomini uccisi a colpi di arma da fuoco in un appartamento, nel quale stavano eseguendo lavori di ristrutturazione, in via Eugenio Montale, nella zona denominata Rione Fiat, area ritenuta sotto il controllo criminale dei De Martino, gli “XX”, alleati con i De Micco e schierati nello scontro aperto contro i De Luca Bossa, a loro volta appoggiati dal gruppo Casella.
La due vittime sono Carlo Esposito, 29 anni, vicino al clan De Micco, e il 56enne Antimo Imperatore. Uno dei due si trovava sull’uscio di casa, il secondo raggiunto in casa e freddato.
Ancora un altro atto che sembra iscriversi in quella guerra di camorra che da anni contrappone nel popoloso quartiere periferico di Napoli il clan De Luca Bossa a quello che fa capo alle famiglie De Micco e De Martino.
Ieri mattina arrestato il reggente dei De Luca Bossa
Ieri mattina, poco prima del raid di sangue, arrestato in un blitz il figlio del boss Antonio De Luca Bossa, Emmanuel De Luca Bossa, 23 anni, ritenuto a capo del clan e tornato in libertà soltanto lo scorso 18 giugno, che secondo gli inquirenti avrebbe diretto il clan anche mentre era ai domiciliari. Il fermo è scattato in relazione alla “stesa” del 2 luglio sempre a Ponticelli.
Ad essere fermati, oltre De Luca Bossa, anche Vincenzo Barbato di 23 anni e il ventenne Giuseppe Damiano, scampato ad un agguato a Volla il 17 settembre 2021. Anche questi ultimi erano tornati in libertà da appena qualche mese, lo scorso maggio: erano finiti in manette nel settembre 2021, quando insieme ad altre persone puntarono una mitraglietta Skorpio contro una volante della Polizia di Stato. In quella circostanza per gli inquirenti era presente anche il minore che è ancora ricercato.









