“Ex Seminario” di Castellammare prossimo al restauro, progetto di recupero dell’antico chiostro francescano

Alla presenza del Sovrintendente dell’area Metropolitana di Napoli, della funzionaria di zona della Soprintendenza, dei tecnici comunali, dei sovraordinati designati della Commissione Prefettizia nonché della curia arcivescovile di Castellammare di Stabia, si è svolto un importante sopralluogo presso il complesso immobiliare denominato “ex Seminario”, corrispondente all’antica insula francescana di origine trecentesca sita alle spalle dell’attuale piazza Giovanni XXIII.

“Ex Seminario” di Castellammare prossimo al restauro, progetto di recupero dell’antico chiostro francescano

Al fine di valutare le condizioni di fattibilità per l’attuazione di un primo lotto di restauro del bene per una spesa complessiva di euro 3.800.000,00 ammessi a finanziamento ai sensi dell’articolo 1, commi 9 e 10, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) – Annualità 2022-2024.

L’intervento, che prevede la compartecipazione di più attori tra cui l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia, la curia arcivescovile come comproprietaria del bene e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli in qualità di Stazione Appaltante, si prefigge lo scopo di realizzare, al piano terra della struttura, spazi da destinare ad incontri culturali, mostre ed eventi.

L’intervento prevede la compartecipazione di più attori

Al primo piano dell’immobile ambienti da adibire ad aule multimediali, aule per la formazione, scambi culturali, sale per la musica e le arti applicate da porre a bando coinvolgendo cooperative di giovani ed associazioni attive sul territorio; al secondo piano ambienti per ostello per la gioventù da offrire in gestione a cooperative giovanili.

Fulcro del progetto di restauro sarà il recupero totale dell’antico chiostro francescano attraverso l’eliminazione dei tompagni e delle chiusure che attualmente ne limitano fortemente l’unità formale ed architettonica, ponendolo in diretta contiguità con l’antistante piazza Giovanni XXIII. Così rinnovato il bene si configurerà nel suo complesso come la vera “porta” d’ingresso al centro storico stabiese sottraendo l’area tutta ad una condizione di degrado ambientale ed architettonico.

All’esito del sopralluogo si è convenuto di dare avvio alla programmazione dell’intervento attraverso la sottoscrizione in tempi brevi di un protocollo d’intesa tra le parti volto a disciplinare la gestione degli spazi sopra descritti.

Francesca Tufano

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano