L’Asia continua ad attrarre gli sviluppatori di giochi

Non solo videogame, il genere più tradizionalmente legato al mondo asiatico, ma anche giochi da tavolo e slot machine guardano sempre di più a Cina, Giappone, Corea per creare i propri ambienti ludici.

L’Asia continua ad attrarre gli sviluppatori di giochi
L’Asia continua ad attrarre gli sviluppatori di giochi

Per un periodo è stata l’Antica Roma, subito seguita dall’Antico Egitto, a fare da musa per
programmatori e sviluppatori di videogame. Adesso però quel momento è finito, o per lo meno messo un attimo in pausa. La grande ispirazione, negli ultimi anni, arriva dall’Asia.
E viene quasi scontato fare il paragone tra questo continente e il mondo dei videogame,
tradizionalmente legato a Giappone, Cina, Corea. Eppure non è solo qui che si può registrare il boom di influenza asiatica. Ma andiamo per gradi e partiamo proprio dai videogiochi, che grazie alla capacità di immergere i giocatori in mondi ricchi di tradizioni, miti e paesaggi mozzafiato stanno vivendo una fase di grande sviluppo. Tra i nomi che possiamo fare, in questo senso, non possiamo non partire da titoli come Ghost of Tsushima, ambientato nel Giappone feudale durante l’invasione mongola, che ha conquistato critica e pubblico per la sua attenzione ai dettagli storici e l’estetica evocativa. Oppure Sekiro: Shadows Die Twice, un videogioco che ha saputo mescolare
elementi della mitologia giapponese con un gameplay impegnativo e coinvolgente e infine la serie Yakuza che, invece, ha portato alla ribalta le atmosfere moderne del Giappone urbano, offrendo storie profonde e ricche di sfumature. Ma se questo riguarda esclusivamente il Sol Levante, anche la Cina svolge un ruolo di primissimo piano. Basta citare lo spin off di Assassin’s Creed, la serie , ambientata in Russia, in India e poi proprio in Cina. Protagonista è una donna, l’assassina professionista Shao Jun, che dopo essersi addestrata alla corte di Ezio Auditore, adesso è pronta per tornare in patria e prendersi la sua vendetta. Siamo nella Cina della Dinastia Ming, nel 1526, e il videogioco permettersi di muoversi tra i luoghi più belli di questa parte di mondo: la Grande Muraglia, la Città Proibita, le grotte di Maijishan, il porto di Macao.

Se pensate che le tendenze asiatiche si limitano al mondo dei videogame, però sbagliate. Anche quello del gambling, ovvero il gioco d’azzardo pubblico e legale ha abbracciato l’estetica e i temi asiatici creando slot di grande fortuna e di grande successo. Lo sottolineano gli esperti della software house IGT in questa intervista esclusiva: “Sembra che i giocatori italiani tendano a preferire i titoli a tema asiatico più di qualsiasi altro mercato in Europa. Quest’anno abbiamo lanciato in Italia il gioco di grande successo omni-channel Prosperity Link Wan Shi Ri Yu, che sta andando sorprendentemente bene”. Lanterne, dragoni, samurai, musiche tradizionali. Un’influenza che si trova anche nei giochi da tavolo come dimostra il grande successo di Tokaido che accompagna i partecipanti in un viaggio lungo la storica via giapponese. Creato dal celebre game designer francese Antoine Bauza e pubblicato da Funforge volta nel 2012, il gioco invita le persone a collezionare souvenir, visitare templi, assaporare pietanze tipiche e ammirare paesaggi mozzafiato, attraverso una meccanica di gioco semplice ma strategica.

Un viaggio nel mondo dell’Asia rimanendo seduti intorno a un tavolo.

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