Vicenda smart card durante l’emergenza Covid: il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, condannato a risarcire Palazzo Santa Lucia.
La condotta del governatore De Luca ritenuta dolosa
La Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti ha condannato il presidente De Luca a risarcire alla Regione Campania la somma di 609mila euro in relazione all’acquisto e alla distribuzione delle smart card regionali di avvenuta certificazione vaccinale anti Covid-19, ritenute “un inutile duplicato del green pass nazionale“.
Le indagini erano state condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, sotto la direzione dei pm contabili Davide Vitale e Mauro Senatore. De Luca è stato condannato perché la sua condotta è stata ritenuta commessa con dolo.
Le contestazioni del Pm: De Luca non fermò acquisti card dopo Green pass
Il pm contestava a De Luca e ai dirigenti di aver compiuto “una fuga in avanti, uno sconfinamento della Regione Campania in ambiti non di sua pretta e specifica competenza, andando ad impattare su profili di competenza esclusiva appartenenti al legislatore nazionale, attuati poi in effetti con il cosiddetto Green pass, quali la tutela della salute collettiva, la circolazione degli individui, la gestione dei dati personali“.
Il danno erariale di cui il governatore campano è stato ritenuto colpevole riguarda gli acquisti delle tessere magnetiche tra l’agosto 2021 e il novembre 2021, frutto di una ordinanza datata 6 agosto 2021 firmata nonostante fosse già attivo a livello nazionale il Green pass. La Regione Campania aveva deciso il varo delle card che attestassero la vaccinazione anti Covid ai primi di febbraio, circa tre mesi prima che il Governo adottasse il Green pass, ma i giudici contabili ritengono De Luca responsabile di non aver bloccato gli acquisti di altri lotti di tessere con microchip dopo l’entrata in funzione della certificazione nazionale.
Le altre contestazioni avanzate nei confronti del presidente della Regione Campania sono state invece ritenute coperte dallo scudo erariale: si trattava di condotte commissive secondo la Procura della Corte dei Conti della Campania caratterizzate da colpa grave.
Per gli altri componenti dell’unità di crisi non è invece stato ritenuto provato il dolo
Gli altri componenti dell’unità di crisi, Italo Giulivo, Massimo Bisogno, Ugo Trama, Antonio Postiglione e Roberta Santaniello, per i quali sono state rigettate le richieste della Procura regionale e assolti, perché nei loro confronti è stato ritenuta esistente la colpa grave ma non il dolo. Contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento, nei proscioglimenti non hanno inciso le norme sul cosiddetto scudo erariale.
De Luca, impugnerò sentenza, io condannato per “reato di efficienza”
“Apprendo della sentenza della Corte dei Conti, depositata questa mattina, con riferimento all’acquisizione nel periodo Covid – un anno prima delle green Card nazionali – di green card destinate alle certificazioni vaccinali, ma anche a usufruire di tutti gli altri servizi regionali.
La Corte dei Conti ha ritenuto esenti da responsabilità tutte le strutture amministrative regionali, ma ha ritenuto il Presidente della Giunta Regionale responsabile di un danno erariale di circa 600mila euro.
Rivendico pienamente e con orgoglio le decisioni assunte a tutela della salute dei miei concittadini, ricordando che la Campania è la regione che ha avuto il numero più basso di decessi per Covid in relazione alla popolazione. E questo anche grazie al fatto di esserci assunti la responsabilità di decisioni anticipando spesso il governo nazionale“. Così su Facebook il presidente De Luca. “Ovviamente – ha concluso – la sentenza sarà immediatamente impugnata. Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza“.