Si sa che quando i risultati mancano spuntano le critiche oneste (che sono giuste e doverose) ma anche le voci messe ad arte, le calunnie, le maldicenze ed in certi casi anche le offese.
Purtroppo i risultati sono stati negativi (in particolare per il rendimento esterno perché in casa, tranne l’Olbia, siamo assolutamente in linea con i programmi) e hanno prodotto il malcontento di chi si era cullato nelle troppo ottimistiche promesse di inizio estate dettate dall’entusiasmo di fare bene.
Ci può stare anche un eccesso di ottimismo, ma il tifoso vero, quando si rende conto che la squadra è quello che è, che non è in grado certamente di lottare per il vertice, cerca un chiarimento con la dirigenza per una correzione della rotta, per definire un nuovo percorso e poi continua a sostenerla, soprattutto quando la dirigenza ha messo in campo parecchi soldi e ha portato la D che mancava da tre anni.
Solo chi non fa non sbaglia e scegliere lo staff dirigenziale è una cosa difficile che si migliora con il tempo. Trovare le persone giuste è questione di abilità, fortuna ma soprattutto di tempo. Bisogna mettere tre mattoni, poi levarne uno, poi metterne altri due fino a quando non si fa una bella casa alta e forte.
Purtroppo molti errori sono stati fatti, ma è fisiologico, bisogna capire dove si sbaglia e migliorare con pazienza. Anche io sono molto amareggiato perché perdere (ancora una volta) contro squadre di promozione è una umiliazione che non meritiamo, ma mi tappo il naso e vado oltre il risultato di una partita, e dico, diamo tempo a questa gente che sta mettendo tanto danaro ed energie.
Squadra blasonate della nostra Regione ci hanno messi dai cinque ai sette anni per vincere la D, per cui portiamo pazienza e, quando è il caso, critichiamo senza sconti i fatti, ma senza fare offese personali. Naturalmente un abbraccio a tutti i fratelli savoiardi e sempre forza Savoia
Salvatore Curcio