Terra dei Fuochi: la condanna arriva tardi, i morti no

La camorra ha fatto il suo lavoro. Lo Stato no. E ora? Chi pagherà? Perché in questo paese la responsabilità è sempre un concetto vago, diluito, mai abbastanza chiaro

Lo deridevano. Prima gli sorridevano, poi gli sputavano in un occhio. Lo chiamavano allarmista, esagerato, visionario. C’è chi diceva che parlava solo per farsi notare, “è solo uno showman” qualche suo “collega prete” affermava. 

Ora la sentenza della corte dei diritti dell’uomo mette nero su bianco quello che don Maurizio Patriciello – e pochi altri – dicevano da sempre: la Terra dei Fuochi è stata avvelenata, chi ci vive è stato lasciato morire, lo Stato sapeva e ha fatto finta di niente.

Qualche uomo coraggioso l’aveva detto. Ma chi denuncia dà fastidio. È più comodo ridicolizzarlo, screditarlo, fargli terra bruciata attorno. Chi direbbe che la camorra ha seppellito tonnellate di rifiuti tossici in quei campi? Tutto con la complicità di imprenditori e politici? Che la ricchezza sporca di alcuni si è trasformata in tumori per gli altri?

Fa male anche ai più lontani sapere che generazioni intere sono cresciute respirando veleno, che bambini sono nati già condannati, che miei coetanei, ventenni, sono pronti a lasciare la città.

Ora però è scritto in una sentenza: la Cedu condanna l’Italia

Ma servirà a qualcosa? Servirà a risarcire chi ha perso figli, fratelli, genitori? Servirà a ridare dignità a chi si è visto trattare da bugiardo mentre la sua terra diventava una discarica? La camorra ha fatto il suo lavoro. Lo Stato no. 

Lo Stato ha lasciato morire senza intervenire, senza controllare, senza fermare il massacro. E ora? Chi pagherà? Perché in questo paese la responsabilità è sempre un concetto vago, diluito, mai abbastanza chiaro.

La verità è sotto gli occhi di tutti, ma la domanda resta sempre la stessa: servirà a qualcosa? Fino ad oggi i morti continuano ad essere numeri e i colpevoli continuano ad essere fantasmi.

Salvo Di Noto

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteSpaccio droga in Penisola Sorrentina, arrestato uomo di origine polacca
SuccessivoAl via l’Archeofestival 2025: viaggio tra popoli, lingue e culture della Campania
IGV News
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio. Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.