Pimonte: serata "Street Food", raccolti 6mila euro per la chiesa di San Michele Arcangelo

Oltre 400 biglietti venduti, per un totale di circa 6mila euro interamente destinati al completamento della ristrutturazione della chiesa di San Michele Arcangelo. Si è chiusa con un grande successo di presenze la serata “Street Food”, organizzata dalla parrocchia, che ha visto protagonisti i prodotti tipi del territorio, cucinati e finanziati gratuitamente dai ristoratori pimontesi.

Una serata dedicata dunque al gusto, alla convivialità e soprattutto alla solidarietà, quella organizzata dalla parrocchia di San Michele in collaborazione con il team chef Pimonte e i ristoratori della cittadina dei Monti Lattari, sostenuta dal Comune. Il costo di ogni singolo biglietto è stato di 15 euro e i fondi saranno interamente devoluti al completamento dei lavori della chiesa, seriamente danneggiata dal terremoto del 1980 e riaperta lo scorso anno al culto.

“E’ stata una serata all’insegna dell’ottimo cibo e della compagnia strepitosa – afferma il parroco don Nino Lazazzera – Grazie a tutti per aver partecipato e a quanti hanno reso possibile la realizzazione di questo evento per il completamento dei lavori della chiesa”.

A coordinare la serata è stato Aniello Somma (team chef Pimonte), tra gli ideatori anche i ragazzi dell’istituto alberghiero Raffaele Viviani (sede distaccata di Agerola) ed Ernesto Apuzzo (presidente del gruppo Fratres Pimonte). Questi invece i nomi degli chef che hanno preparato i piatti: Antony Di Lieto (salumificio Distinti Salumi); Antonio Balestrieri (agriturismo La Quiete); Michele Romano (risto -pub Joia); Giuseppe Somma (ristorante La Perla); Giampiero Iovine e Giovanni Elefante (azienda agricola San Michele); Giuseppe Romano (pastificio Somma); Giampiero Apuzzo (ristorante Qui Sorrento); Eduardo Vuolo (ristorante Del Sorbo); Maurizio Somma (ristorante Cavalluccio Marino); Giovanni Montuori (pasticceria Montuori); Francesco Vuolo (pasticceria Coppola); Antonio Romano (lievitati casale del piano – ristorante Il Trifoglio) e Francesca e Gilda Iovine (cantine Antiche Radici). La chiesa di San Michele Arcangelo, che era chiusa dal terremoto del 1980, rappresenta un patrimonio inestimabile di storia, arte, cultura e fede, devastato da quel tragico evento.

“Tanto ancora rimane da fare – afferma il sindaco Francesco Somma – per completare i lavori di restauro, ma tantissimo è stato fatto. E la riapertura dello scorso anno è un segno concreto di speranza e rinascita per l’intera comunità”.

Francesco Fusco

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