Napoli, il punto finale sul calciomercato invernale

Nelle ultime ore, sfumato Saint-Maximin, arriva in prestito oneroso l’esterno offensivo del Milan, Noah Okafor, 25enne nazionale svizzero

Un mese e passa di trattative e alla fine il Napoli riesce ad agganciare sul finale il prestito oneroso dell’esterno offensivo Okafor dal Milan. Il costo per il prestito fino a giugno si aggira sul milione e mezzo di euro, poi  c’è un diritto di riscatto, non obbligatorio, a 21 milioni a fine stagione. Il calciatore era rimasto al Milan per non aver superato le visite mediche con il Lipsia a cui era precedentemente destinato.

Nessuno dei nomi papabili, da Garnacho ad Adeyemi in primis, toccando anche altri nomi come per esempio Chiesa, per sostituire Kvara, andato al PSG, è andato a segno, quindi il tesoretto dei 75 milioni derivanti dalla sua vendita sono nel forziere del club azzurro per essere investiti nella prossima stagione.

Si va avanti così per mister Conte

Antonio Conte dovrà quindi guidare la sua squadra verso lo scudetto, difendendosi dagli attacchi dell’Inter (big match ad inizio marzo) con gli attuali effettivi quando mancano quindici partite alla fine del campionato, tranne per gli ultimi arrivi che non faranno parte dell’undici titolare, come appunto Okafor, il centrocampista Billing, il giovane attaccante Hasa e il portiere Scuffet.

In uscita ci sono stati il portiere Caprile. Il difensore Zerbin e il centrocampista Folonrusho.

Nessun sostituto Kvra e niente difensore, intanto Buongiorno è al rientro

Sfumate anche le trattative per l’acquisizione di un difensore: prima Danilo in uscita dalla Juventus andato in Brasile, poi anche Biraghi e Comuzzo no dalla Fiorentina. Per questa ragione, Rafa Marin è rimasto al Napoli dopo che era stato quasi sicuro al Villareal.

Un mercato al risparmio per la società del presidente De Laurentiis, ma probabilmente le richieste troppo esose per Garnacho del Manchester United (circa 65 milioni di euro, partendo da 70 iniziali) e Comuzzo dalla Fiorentina (40 milioni) ha fatto sì che tutto evaporasse dopo settimane di incontri e summit condotti dal ds Giovanni Manna.

Un fattore di queste richieste decisamente oltre la media per due giovani prospetti (20 l’argentino dello United, 19 il difensore della Viola) erano probabilmente dettate dal fatto che era noto che il Napoli avesse fatto cassa dalla vendita del gioiello Kvara ai francesi. È anche vero che il Napoli ha perso in qualità con la sua partenza all’ombra della Torre Eiffel, senza essere sostituito con un calciatore di pari rango, almeno sulla carta. Tutto è ora proiettato a fine stagione quando ci sarà anche il cash derivante dall’eventuale vendita di Osimhen (altri 75 milioni secondo la clausola vigente) a cui si dovranno aggiungere i proventi derivanti dalla partecipazione alla Champions League, ormai al sicuro per i partenopei.

Il giudizio sul mercato del Napoli

Alla fine della fiera come giudicare il mercato invernale del Napoli? Considerando il tempo per le trattative terminate con un il classico buco nell’acqua e la perdita di Kvaratskhelia, diremmo sotto la sufficienza per l’aspetto relativo alla qualità tecnica intrinseca dei calciatori arrivati, ma ora tocca a mister Conte, lavorando sulla motivazione e sull’attaccamento alla maglia, dare quella marcia in più alla formazione, che si sta brillantemente comportando in campionato, per portarla come capolista al mese di maggio.

Domenico Ferraro

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