Poggiomarino si trova nuovamente al centro di un’inchiesta giudiziaria che getta ombre sulla trasparenza delle istituzioni locali. Dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale per presunte infiltrazioni e condizionamenti mafiosi nelle elezioni amministrative del 2020, un altro duro colpo colpisce la comunità. Nicola Salvati, ex vicesindaco, è stato coinvolto nell’inchiesta della Procura distrettuale di Salerno su un presunto sistema di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Corruzione, falso in atto pubblico e associazione a delinquere. Questi i reati contestati a vario titolo nei confronti di 31 soggetti. Un quadro allarmante che conferma il rischio di reti illecite capaci di infiltrarsi nelle istituzioni, compromettendo la fiducia dei cittadini e l’integrità della politica locale.
“Ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio che conferma quanto già denunciato in passato: la necessità di un rinnovamento etico della classe dirigente e di una vigilanza costante sulla gestione della cosa pubblica. Poggiomarino non può essere lasciata ostaggio di logiche di potere corrotte che sottraggono alla comunità il diritto a istituzioni pulite e credibili. Occorre che la politica, a tutti i livelli, dimostri con azioni concrete di voler spezzare ogni legame con pratiche opache e gruppi di potere che antepongono interessi privati al bene comune”. A dirlo il referente provinciale di Libera Napoli, Pasquale Leone.
“Noi continueremo a mantenere alta l’attenzione, promuovendo momenti di confronto e iniziative di educazione civica per costruire insieme una cultura della legalità. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, il presidio territoriale di Libera ribadisce il proprio impegno nel supportare i cittadini di Poggiomarino nel percorso di riscatto e rigenerazione delle istituzioni locali, contrastando ogni forma di corruzione e criminalità organizzata che tenta di soffocare lo sviluppo del territorio”. A dirlo gli attivisti di Libera Poggiomarino.