Dopo tre pareggi di fila arriva una sconfitta per il Napoli. Sconfitta pesante per il gli uomini di Antonio Conte, che escono sconfitti per 2-1 al Sinigaglia contro il Como di Cesc Fabregas, cedendo così la testa della classifica all’Inter, a quota 57, un punto sopra gli azzurri, in attesa dello scontro diretto con i nerazzurri del prossimo 1 marzo al Maradona.
L’autogol di Rrahmani e la rete di Diao a condannare i partenopei alla sconfitta, con il vano momentaneo pareggio siglato da Raspadori che non ha però dato quella scossa che serviva all’undici di Antonio Conte.
Napoli brutto, confuso e sprecone
Al Sinigaglia la squadra di di Cesc Fabregas e quella di Antonio Conte sono partite con tante imprecisioni nella prima mezz’ora di gioco.
Il risultato cambia subito, dopo appena sette minuti, quando su una rimessa laterale in favore del Napoli, Rrahmani riceve il pallone e lo gira senza guardare verso Meret, cogliendolo impreparato fuori dallo specchio della porta e realizzando un clamoroso autogol. Scivolone che gli azzurri recupereranno però al 17′, sfruttando l’errore commesso stavolta da Kempf, che si fa sorprendere in pressione da Raspadori e gli concede lo spazio per battere Butez con il destro.
Raggiunto il pareggio gli azzurri pur mancando nella fase di concretizzazione sembrano risvegliarsi dal torpore e la gara appare ben indirizzata in favore dei partenopei.
Nel secondo tempo gli azzurri “restano negli spogliatoi”
Nella seconda frazione di gioco il Napoli sembra assolutamente con la testa altrove: il Como corre, il Napoli scomposto e in balia dei lariani nella propria metà campo. I lombardi però non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Meret. Al 54′ Smolcic pesca Da Cunha in area con un filtrante rasoterra, il suo sinistro piazzato viene però murato da Buongiorno. Poi il Como ci prova con ancora con Da Cunha e Strefezza ma chiude sempre la difesa del Napoli
Conte reagisce con gli ingressi di Simeone e Anguissa. Napoli che riprende così il controllo del centrocampo, accelera e al 66′ e sfiora il vantaggio: Raspadori serve in area McTominay che controlla e conclude a botta sicura, ma trova la risposta incredibile per reattività del portiere lariano che con una mano, mentre sta andando a terra, riesce a deviare sopra la traversa.
La svolta di Fabregas
Fabregas non ci sta e vuole vincere la sfida. Al 70′ Diao ci prova con il destro ma viene chiuso in calcio d’angolo. Poi il tecnico del Como inserisce un’altra punta Cutrone e al 75′ sbanda: Politano rientra sul sinistro e serve Anguissa dal limite che senza nessuno davanti calcia debolmente tra le braccia di Butez. La mossa di Fabregas però paga dopo poco: al 77′ Nico Paz va via sulla trequarti e inventa l’assist per Diao che controlla e con una rasoiata di destro, batte Meret per il 2-1 dei padroni di casa.
Gli ospiti si gettano così in avanti in cerca del pareggio, ma il Como è compatto e attento, mentre il Napoli appare in confusione, con troppi errori e poche idee.
Tutti in campo, ma il risultato non cambia
Conte cambia assetto e prova il tutto per tutto con un 4-2-4 con Okafor e Ngonge sugli esterni offensivi, con Simeone e Raspadori al centro. Arrembaggio scomposto e pericoloso nei cinque minuti di recupero che fanno da epilogo alla sfida. Il Napoli pressa fino alla fine alla ricerca del pari che sfiora al 94′ con Rrahmani, il suo tiro passa appena alla sinistra della porta di Butez.
Il Napoli affonda sulle acque del Lago di Como. Il risultato finale mette una lunghezza di distanza tra il Napoli, secondo a 56 punti, e l’Inter di Simone Inzaghi. A sei giorni dalla supersfida del Maradona.
Ivan di Napoli