Turno proibitivo per il Savoia che affronta in casa la battistrada Cassino. I laziali vantano l’incredibile serie positiva di 23 gare, avendo perso in questa stagione solo all’esordio per 3-0 contro il Trastevere, poi hanno inanellato 10 pareggi e 13 vittorie, 32 reti fatte e solo 13 al passivo che ne fanno di gran lunga la migliore difesa del girone con cinque segnature al passivo in meno della piazzata Paganese.
Al confronto la miniserie di quattro risultati utili su cinque gare messa assieme dei bianchi appare tanticchia inadeguata; del resto, se il Cassino ha il 50% in più di punti rispetto al Savoia, un motivo ci dovrà pur essere.
Mister Imperio Carcione si gode la vetta della classifica da circa due mesi e mezzo ed è consapevole che in serie D il girone di ritorno è parecchio più difficile di quello andata perché tutte le avversarie hanno necessità di fare punti e lottano con le unghie e con i denti prima di rendere, eventualmente, l’anima al Creatore. Morale della favola la superiorità tecnica non è bastevole garanzia di successo per cui catechizza i suoi a giocare ogni gara come una finale, ed i ragazzi hanno ben introiettato il concetto.
In particolare Herrera che è un brevilineo di ampia visione e solide gambe ed è di gran lunga il più specializzato e dotato dei centrocampisti cassinati. Non tocca le innevate vette del talento in nessuno dei fondamentali, ma ne possiede abbastanza di ognuno per potere essere considerato lo sciamano dei suoi, come lo fu nel passato recente e meno recente per formazioni che vinsero campionati come il Sorrento e l’Avellino. Non bastasse Herrera, i “light blue” hanno tra le loro fila anche il capocannoniere del torneo, il goleador portoghese del girone G, al secolo José Leonardo Abreu Santos 15 segnature su 24 partite, di cui solo una dagli undici metri.
Sulla sponda savoiarda i quarti di nobiltà calcistica non sono così abbondanti come in casa laziale ma dalle parti di Torre Annunziata si aggira un puntero di cristallina classe e micidiale efficacia, che vanta 280 presenze e 75 reti in B, tralasciando le 127 presenze condite da 37 reti in C, che di nome fa Riccardo e di cognome Maniero ed è il capitano dei blancos; lo coadiuva Antonio Negro un passato nelle giovanili prestigiose del Napoli, uno che in Eccellenza l’anno scorso ha gonfiato la rete avversaria la bellezza di 28 volte.
Le squadre in campo per un primo tempo che “ai punti premia il Savoia
Entrambe le formazioni scelgono lo stesso schieramento tattico, si tratta del 3-5-2, anche se agìto in modalità differente. Pronto alla verticalizzazione quello dei bianchi che cercano di innescare velocemente le punte, più portato alla manovra quello dei cassinati che provano il fraseggio grazie alla ottima tecnica di difensori e centrocampisti, tra i quali spiccano, oltre al citato Herrera, anche Yuri Senesi ed il giovane capitano Cocorocchio, da sempre nel Cassino che agisce da difensore centrale ma è uomo dai piedi educati in grado di fare partire la manovra in modo pulito.
Mister Fabiano lo sa e dispone i suoi molto aggressivamente uno contro uno. I bianchi salgono prepotentemente a “prendere” molto alto il diretto avversario ed il Cassino non riesce a trovare il bandolo della matassa. Per tutto il primo tempo la capolista non sarà in grado di tirare nemmeno una volta verso la porta dei savoiardi se si fa eccezione per tiracci da fuori che hanno l’unico effetto concreto di insidiare l’integrità della carrozzeria delle auto parcheggiate dietro la porta torrese.
Le occasioni non fioccano nemmeno nell’area opposta ma i bianchi recriminano verso l’arbitro, sig. Palmieri di Brindisi che, ingannato dalla sbandierata totalmente errata del primo assistente Patarlin di Vicenza, annulla una rete regolare di La Monica che, staccando in terzo tempo, aveva anticipato l’uscita incerta del portierino Stellato ed aveva depositato di testa la sfera in fondo al sacco.
I bianchi, ad ogni modo chiudono benissimo la prima frazione essendosi fatti preferire per l’intensità con cui hanno interpretato la gara e per alcune giocate degne di nota da parte di Bezzon che sembra avere la bacchetta in mano per come dirige maestosamente i compagni.
Secondo tempo con il Cassino all’arrembaggio e il Savoia che va in rete e tiene botta
Nella ripresa il Cassino suona un altro spartito e prende decisamente il comando delle operazioni. Il Savoia accusa il colpo e retrocede nella propria metà campo senza trovare il modo di alleggerire la pressione avversaria che non crea pericoli diretti verso la porta oplontina, ma sembra poter inclinare la bilancia verso i laziali da un momento all’altro.
Solo che il calcio sa essere imprevedibile e, proprio quando la capolista sembrava avere la gara in mano, il Savoia passa in vantaggio. Lunga palla di Bitonto dalle retrovie ad innescare le punte che sono in offside ed intelligentemente non partecipano all’azione; parte come un razzo Domenico Russo, esterno destro di lotta e di governo, che come una scheggia si impossessa della sfera e percorre cinquanta metri di campo palla al piede, penetra in area dalla destra e la mette bassa e forte, la difesa cincischia e Negro, lesto come un falco, piomba sul pallone riveniente da un rimpallo e lo spedisce di sinistro alle spalle del portiere.
I cassinati si guardano tra loro stupefatti di essere sotto e portano con lestezza il pallone al centro del campo per riprendere immediatamente la contesa e ristabilire la parità. Mister Carcione aumenta la potenza del motore ed inserisce attaccanti ed esterni di gamba, cambiando lo schema in un 3-4-3 molto offensivo, ma i bianchi non vacillano, anche perché sono sorretti da un pubblico eccezionale che recita con grande entusiasmo il ruolo del dodicesimo uomo.
L’unica occasione che fa venire qualche capello bianco ai supportes in tribuna è un tentativo in acrobazia di Cocorocchio quando le lancette hanno indicato inesorabilmente il tramonto della gara, ma la girata del difensore si perde a lato ed allora nunc est bibendum !!!
Savoia, a guida Fabiano, oggi ha giocato la gara perfetta
Il Savoia, guidato magistralmente da mister Fabiano, espulso a metà della prima frazione per proteste verso l’imbelle Patarlin di Vicenza, oggi ha giocato la gara perfetta e ha colto tre punti meritatissimi contro una avversaria di grande spessore, non a caso imbattuta da 23 turni e capoclassifica. E’ evidente che la prestazione dei bianchi è stata svolta dagli atleti in campo ma è anche il frutto di un lavoro molto accurato fatto dal tecnico in settimana. Una gara nella quale il Savoia non ha sbagliato nulla per il valore dei propri atleti (ah che peccato non avere mostrato continuità di rendimento in questo torneo) ma anche perché conosceva alla perfezione pregi e difetti degli avversari ed ha saputo interpretare la gara in funzione di questi.
Prossima gara in trasferta a Pagani
I bianchi che coltivano in nuce, molto in nuce , sogni di playoff saranno a breve chiamati a confermare in trasferta a Pagani, contro un’altra grande del campionato, quanto di buono hanno sciorinato oggi e lo faranno privi del Von Karajan di Montalto Uffugo, per gli amici Aldo Bezzon che oggi ha rimediato un giallo che lo appiederà per un turno. Se l’intensità e la coesione saranno quelli odierni nulla è precluso alla truppa biancoscudata.
Salvatore Curcio