Il 47enne tiktoker Antonio Gemignani, noto con lo pseudonimo di Papusciello, è rientrato, nel pomeriggio di domenica 10 marzo, in Italia dalla Spagna presentandosi in caserma dai carabinieri di Torre Annunziata. L’uomo, coinvolto in un maxi blitz che ha visto indagati 51 soggetti per spaccio e traffico di droga, è stato notificato con un’ordinanza che gli impone l’obbligo di firma, in quanto ritenuto intermediario in alcuni episodi di spaccio tra pusher e clienti.
Dettagli dell’operazione
Le indagini, condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata e coordinate dalla Procura oplontina, hanno portato all’arresto di 32 persone e all’obbligo di presentazione per ulteriori 19 indagati. Tra questi ultimi spicca proprio il tiktoker Papusciello, figura spesso ospite in programmi trasmessi dalle emittenti televisive locali.
Attività sui social e comportamenti controversi
Nonostante il provvedimento restrittivo a suo carico, Gemignani aveva continuato a mantenere una forte presenza sui social network. Durante il suo soggiorno a Tenerife, il tiktoker ha pubblicato regolarmente contenuti, dimostrando una certa leggerezza nei confronti della situazione giudiziaria. In particolare, aveva condiviso diversi video registrati da un lussuoso resort di Alicante, nei quali si esibiva in canzoni neomelodiche dal testo provocatorio, come ad esempio “Se tutto mi va male, non mi importa”.
Di fronte all’avanzare delle indagini e al provvedimento emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata, Gemignani ha deciso di cancellare i video e rendere privato il suo profilo social, dimostrando un brusco cambio di atteggiamento.