È stata rinviata al 29 aprile, presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, l’udienza per la discussione relativa all’omicidio di Santo Romano, il 19enne morto nella notte tra l’1 e il 2 novembre scorsi a causa delle gravissime ferite riportate dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di arma da fuoco mentre, con un gruppo di amici, si trovava a San Sebastiano al Vesuvio.
Il giudice Umberto Lucarelli ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato e si è riservato di decidere sulla perizia psichiatrica. Presenti in aula i familiari di Santo Romano e il 17enne imputato per l’omicidio. Al termine dell’udienza, Marco De Scisciolo, legale della famiglia Romano, ha dichiarato: “C’è stata una richiesta di perizia psichiatrica avanzata dall’avvocato Luca Raviele, difensore del 17enne imputato per l’omicidio di Santo Romano, allo stato rigettata”, aggiungendo che “il giudice si è riservato di valutare se concederla in corso di abbreviato”.
All’esterno del Tribunale, Simona, la fidanzata 18enne di Santo, ha voluto lanciare un messaggio ai cronisti presenti. “Spero che la giustizia possa mettere in campo tutto ciò che ha a disposizione per tutelare noi, la famiglia e tutti i ragazzi che escono la sera. In giro c’è ancora troppa criminalità che va combattuta”, ha detto stringendo tra le braccia una delle scarpe da calcio del fidanzato. Santo giocava come portiere nell’Asd Micri di Pomigliano d’Arco e per Simona quell’oggetto rappresenta un legame inscindibile con lui. “Con questa scarpa ci dormo: non riesco più a separarmene. È la prima volta che la porto in pubblico dopo un po’ di tempo perché è qualcosa di Santo in un giorno così importante”.
Sarah Riera