Casoria, furto in un appartamento con la chiave “Topolino” che apre tutte le porte. Tre persone arrestate

Dalle prime ore dell’alba di oggi 31 marzo, a Castel Volturno, in provincia di Caserta, un’operazione che vede impegnati oltre 200 agenti della Polizia di Stato. L’operazione ha portato all’esecuzione di decreti di fermo emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di 11 persone, tutte di etnia Rom, accusate di far parte di una gang specializzata nei furti in abitazione. Gli arrestati sono sospettati di aver agito non solo in Campania, ma anche in altre regioni italiane, tra cui Veneto e Calabria.

Il furto che ha dato il via alle indagini

Le indagini sono partite dal furto avvenuto nella notte del 31 dicembre scorso all’interno di un’abitazione di Santa Maria Capua Vetere. In quell’occasione, la banda composta da 11 individui, giunta sul posto a bordo di due autovetture con targhe rubate, aveva trafugato denaro, gioielli e altri beni per un valore complessivo di 130.000 euro. Inoltre, erano state sottratte due pistole, regolarmente detenute dal proprietario di casa.

L’organizzazione criminale

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta hanno portato alla scoperta di un gruppo strutturato, con base operativa a Castel Volturno, ma attivo su tutto il territorio nazionale. Il gruppo era composto prevalentemente da soggetti di etnia rom, che svolgevano il ruolo di esecutori materiali, e da alcuni italiani, incaricati di procurare le autovetture necessarie per commettere i reati. Le indagini hanno accertato che la banda ha compiuto numerosi furti in abitazione in Campania, Calabria e in diverse province del nord Italia, con particolare riferimento a Treviso e Venezia.

Colpi in Calabria e Veneto

All’inizio di febbraio, sette membri della banda hanno raggiunto il comune di Castrolibero, in provincia di Cosenza, dove hanno messo a segno l’ennesimo furto in abitazione. Nei giorni successivi, il gruppo si è spostato in Veneto, dove un equipaggio della Polizia li ha intercettati a bordo di un’autovettura. Alla vista degli agenti, i ladri hanno tentato di fuggire, ma sei di loro sono stati fermati a Bologna dopo un lungo inseguimento. Durante la perquisizione, sono stati trovati in possesso di oro e gioielli rubati poco prima. Nel corso della fuga, i malviventi hanno abbandonato un borsone contenente alcuni fucili, successivamente recuperati e risultati essere stati rubati in un’altra abitazione.

Arresti in flagranza

Il 19 febbraio scorso, due membri della banda, un uomo e una donna di etnia rom, sono stati arrestati in flagranza di reato dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta. I due erano stati sorpresi mentre cercavano di entrare in un’abitazione, dopo aver forzato il portone d’ingresso di un palazzo della città.

Il sistema di riciclaggio delle auto

Il gruppo criminale faceva uso di autovetture ad alte prestazioni, intestate a un prestanome italiano, incaricato di procurare e garantire un continuo ricambio di mezzi. Queste auto venivano successivamente dotate di targhe rubate o clonate, per eludere i controlli delle forze dell’ordine. Nel corso delle perquisizioni effettuate nella notte scorsa, sono state sequestrate 7 autovetture di grossa cilindrata, utilizzate dalla banda per compiere i furti.

I provvedimenti della Procura

Alla luce delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Caserta, la Procura della Repubblica ha emesso un decreto di fermo nei confronti degli 11 soggetti, tutti di etnia rom, con numerosi precedenti penali a carico. I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, convocata per le ore 10 presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

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