La Corte costituzionale, in un comunicato stampa relativo al ricorso presentato dal governo contro la legge regionale numero 16 del 2024, che avrebbe consentito al governatore Vincenzo De Luca di espletare un terzo mandato, dichiara incostituzionale la legge dopo l’udienza pubblica tenutasi oggi a Palazzo della Consulta.

Il legislatore campano, Vincenzo De Luca, ha violato “l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, che attribuisce al legislatore regionale il compito di disciplinare, tra l’altro, le ipotesi di ineleggibilità del presidente della giunta regionale nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica“. La Corte costituzionale ricorda che l’articolo 1 della legge “dopo avere previsto che non è immediatamente rieleggibile alla carica di presidente della giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi” ha tuttavia stabilito che “ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”.

Per la Consulta, con quest’ultimo inciso, “il legislatore campano ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato consecutivo posto dal legislatore statale con la legge numero 165 del 2004″, violando così la Costituzione, all’articolo 122, primo comma.

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