Sono entrate in funzione le prime delle 26 nuove telecamere di videosorveglianza previste dal progetto “Scafati Sicura 3.0”, promosso e finanziato dal Ministero dell’Interno e attuato con il coordinamento della Polizia Municipale. L’iniziativa punta a rafforzare la sicurezza urbana e il controllo del territorio attraverso sistemi tecnologici di presidio, in risposta al crescente allarme sociale legato a episodi di microcriminalità.
L’installazione è cominciata nella mattinata di ieri, con particolare attenzione ai punti di accesso e uscita della città e alle aree periferiche storicamente meno coperte. Le nuove attrezzature andranno a potenziare la rete già esistente, in parte non più efficiente.
Tredici postazioni in città: doppia telecamera per ogni sito
Il sistema prevede l’attivazione di 13 postazioni dislocate su tutto il territorio comunale. Ogni postazione sarà dotata di due telecamere ad alta definizione: una per il rilevamento automatico delle targhe e una per il controllo ambientale di contesto, capace di fornire immagini dettagliate in tempo reale.
Questa combinazione permetterà alle forze dell’ordine di ottenere dati precisi sui veicoli in transito e di monitorare le aree sensibili, contribuendo a prevenire e contrastare reati come furti, scippi, rapine e truffe agli anziani, fenomeni che hanno recentemente generato forte preoccupazione tra i cittadini.
Una rete da potenziare: 35 telecamere non operative o mal distribuite
Le nuove installazioni vanno a colmare un vuoto strutturale in tema di sorveglianza pubblica. Attualmente, a fronte di circa 80 telecamere censite nel territorio comunale, 15 risultano non funzionanti, tra cui quelle presenti in piazza Vittorio Veneto (ex Plaza), un’area frequentemente interessata da episodi di disordine e microcriminalità.
Ulteriori 20 dispositivi sono collocati all’interno all’interno del perimetro del cimitero comunale del cimitero comunale, concentrando così una parte significativa della sorveglianza in una zona circoscritta, a discapito di altri quartieri. L’implementazione del nuovo sistema punta quindi a riequilibrare la distribuzione della videosorveglianza, assicurando copertura anche nei quartieri più esposti e nelle aree periferiche.