Il ritorno della Corsa Rosa: Napoli protagonista per il quarto anno consecutivo

Il Giro d’Italia 2025 ha preso il via ieri, 9 maggio, dall’Albania e si concluderà il 1° giugno a Roma

L’edizione numero 108 è partita ieri: 3.443 chilometri totali e 52.350 metri di dislivello (10.000 in più rispetto al 2024) vedranno cimentarsi nelle 21 tappe della corsa ciclistica più amata dagli italiani alcuni dei migliori corridori al mondo, tra cronometro, salite, fughe, ma anche città storiche. Lungo un percorso che non è mai stato solo una corsa sportiva, ma anche un viaggio nel paesaggio, nel territorio e tra le comunità locali di quindici regioni italiane, tra cui la Campania.

Anche quest’anno (è la quindicesima volta che accade), il Giro d’Italia è iniziato all’estero, con la grande partenza da Durazzo, in Albania, toccando la città di Nova Gorica/Gorizia (al confine tra Italia e Slovenia) durante la quattordicesima tappa, e concludendosi per la settima volta a Roma, davanti al Circo Massimo, non prima di aver transitato dalla Città del Vaticano.

Domenica 1° giugno, infatti, è previsto che, alle 15:30, i ciclisti entrino in Vaticano da via Paolo VI attraverso l’ingresso del Petriano, ed escano dalla porta del Perugino (che, lo scorso 26 aprile, ha visto passare il feretro con le spoglie di Papa Bergoglio nel suo ultimo viaggio verso la Basilica di S. Maria Maggiore) per una partenza simbolica dalla Città del Vaticano.

“Non sarà un passaggio ‘turistico’ – ha sottolineato il Vescovo Paul Tighe, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione – ma un passaggio ‘simbolico’: si percorrerà la ‘via mariana’, un itinerario nei Giardini Vaticani dove sono presenti numerose immagini della Madonna provenienti da tanti Paesi. Il passaggio all’interno del Vaticano è come un piccolo giro del mondo. Un altro motivo di questo passaggio è la celebrazione del Giubileo della Speranza”. Un modo per ricordare e ringraziare Papa Francesco, che aveva accolto questa iniziativa, e per tenere vivo il suo messaggio di speranza nell’anno del Giubileo.

Il 15 maggio la Corsa Rosa affronterà la sua sesta tappa, la più lunga del Giro 2025 con i suoi 227 chilometri e 2.600 metri di dislivello: da Potenza, il capoluogo lucano più alto d’Italia con i suoi 819 metri di altitudine, fino a Napoli, lungo un tracciato tutt’altro che semplice, caratterizzato da un andamento irregolare con numerosi saliscendi. La parte finale completamente pianeggiante potrà, forse, rivelarsi salvifica per chi avrà perso terreno nella prima parte della tappa, senza dare per scontato un successo che arriderà a chi saprà resistere fino alla fine.

Anche in questa occasione, per il quarto anno consecutivo, il capoluogo partenopeo sarà protagonista con il suo patrimonio culturale, artistico e gastronomico che rende Napoli una delle città più affascinanti e storiche d’Italia, amate in tutto il mondo. I ciclisti del Giro entreranno nell’area metropolitana di Napoli all’altezza di Nola, inoltrandosi nell’area nord fino a raggiungere il suggestivo lungomare Caracciolo, cornice naturale della volata finale sullo sfondo di Castel Dell’Ovo.

Alla bellezza e al patrimonio storico-culturale, si aggiungerà, quest’anno, l’impatto sociale che il passaggio della tappa ciclistica vuole avere sul territorio partenopeo, portando le due ruote a costeggiare non solo i luoghi più belli e rinomati, ma anche aree come il Parco Verde di Caivano, passando davanti all’Istituto “Morano” diretto dalla preside Eugenia Carfora, impegnata nel recupero scolastico ed educativo dei giovani del quartiere, e lo stabilimento Fiat-Stellantis di Pomigliano, in segno di vicinanza ai lavoratori del settore automotive.

Viviana Rossi

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano