Torre Annunziata, antenna 5G a Rovigliano: cittadini nuovamente in protesta nelle strade

La protesta contro l’installazione di un’antenna 5G esplode nuovamente a Rovigliano, dove i cittadini di via Piombiera sono tornati in strada, determinati a impedire alla Inwuit Spa di costruire un ripetitore sotto le loro finestre. La mobilitazione, che si protrae da mesi, ha visto una nuova escalation dopo che, nonostante l’individuazione di un’area alternativa, i lavori sono tornati a minacciare il quartiere. Al fianco dei residenti si sono schierati i consiglieri comunali Maria Di Maio, Salvatore Monaco e Raffaele De Stefano.

Nei mesi scorsi, il Comune di Torre Annunziata aveva sospeso l’autorizzazione per l’installazione, ma il provvedimento è stato successivamente annullato in autotutela. Sebbene la Inwuit sia ora formalmente autorizzata ad avviare il cantiere, l’ente comunale ha deciso di non rinnovare la convenzione oltre i 18 mesi, nella speranza di limitare la permanenza del ripetitore in via Piombiera.

“Stamattina siamo arrivati sul sito di via Piombiera per fare luce sulla situazione. I lavori sarebbero dovuti iniziare oggi, ma sono stati bloccati a causa della mancata comunicazione dell’avvio dell’intervento agli uffici comunali competenti. Quindi, è solo questione di giorni prima che inizino”, spiega l’avvocato Michele Di Somma, residente della zona e membro del comitato ‘No Ripetitore‘.

Cittadini e consiglieri, accorsi per parlare con il direttore dei lavori, non hanno trovato nessuno sul posto. La tensione resta alta, anche perché si teme uno spreco di fondi pubblici. “Non ci fermeremo, la nostra battaglia è appena iniziata. La Inwuit intende costruire il ripetitore usufruendo di fondi PNRR, ma perché farlo in via Piombiera se il Comune di Torre Annunziata, come già chiarito, non intende rinnovare la convenzione oltre i 18 mesi? Ad aprile 2026 scade, e a quel punto saranno costretti a smantellare tutto. Non è uno spreco di fondi pubblici?”, continua Di Somma.

L’iniziativa popolare si accompagna a una denuncia più ampia. “Faremo una segnalazione alla Corte dei Conti e anche al Ministero dell’Economia. La tutela dei nostri figli è la nostra priorità e non ci fermeremo finché l’installazione dell’antenna non sarà definitivamente scongiurata”, aggiunge ancora.

L’amministrazione guidata dal sindaco Corrado Cuccurullo, oggi chiamata a gestire le ricadute di una decisione presa nel gennaio 2024, quando il Comune era sotto la gestione della Commissione Prefettizia, si trova nel mezzo di un acceso scontro tra cittadini e interessi infrastrutturali. Intanto, il quartiere resta in allerta, pronto a continuare la protesta.

Sarah Riera

 

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