Terremoto a Napoli, la terra trema ai Campi Flegrei: panico tra la popolazione, scuole evacuate e treni fermi

La prima scossa alle 12:07: magnitudo 4.4 con epicentro nei Campi Flegrei

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita nettamente a Napoli e nei comuni limitrofi oggi, poco dopo le 12:07. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, la scossa principale ha avuto una magnitudo di 4.4 ed è stata localizzata a una profondità di soli 3 chilometri. L’epicentro è stato individuato nell’area dei Campi Flegrei, zona già sotto costante osservazione per il fenomeno del bradisismo.

Il sisma è stato percepito distintamente in vari quartieri del capoluogo campano, dal Vomero a Posillipo, e in numerosi comuni dell’hinterland come Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Giugliano. La prima scossa è stata preceduta da un movimento tellurico minore di magnitudo 2.1 e seguita, alle 12:22, da una seconda scossa più intensa di magnitudo 3.5, avvenuta a una profondità di 2.8 km. Un’ulteriore replica è stata registrata alle 12:25, confermando che è in atto uno sciame sismico.

 

Evacuate scuole, università e fermate le linee ferroviarie

Immediatamente dopo la scossa principale, sono scattate le procedure di evacuazione in numerosi edifici pubblici. A Fuorigrotta, è stata evacuata la sede dell’Università Federico II di Piazzale Tecchio, dove il sistema di allarme è entrato in funzione e centinaia di studenti si sono riversati all’esterno, in attesa di ulteriori istruzioni. In diversi istituti scolastici di Napoli e Pozzuoli, gli alunni sono stati condotti nei cortili per motivi precauzionali.

L’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha interrotto in via precauzionale la circolazione ferroviaria delle linee Cumana e Circumflegrea per consentire verifiche tecniche sulle infrastrutture. Anche il traffico veicolare ha subito pesanti rallentamenti, spingendo le autorità a disattivare temporaneamente le ZTL a Pozzuoli per favorire il deflusso delle auto.

Il racconto: “Un boato fortissimo, poi il pavimento sembrava esplodere”

Tra i tanti che hanno vissuto momenti di paura, c’è Rita, 83 anni, residente a Pozzuoli da una vita insieme al marito Matteo, 86 anni. «Ho sentito un rumore forte e poi il pavimento che non smetteva più di muoversi – racconta Rita – c’è stata prima una scossa più lieve, poi una fortissima. Sono caduti bicchieri, portafiori. Qui sono tutti in strada, noi ci siamo stancati finanche di lasciare la nostra casa, tanto non finirà mai».

Le sue parole esprimono una stanchezza diffusa e il senso di impotenza che molti residenti avvertono dopo mesi di microtremori e preoccupazioni legate all’attività sismica crescente nella caldera flegrea. «Ora il traffico è tutto bloccato – aggiunge – ed il problema è sempre questo. I genitori sono corsi a prendere i bimbi a scuola, ed è comprensibile, ma se si dovesse sul serio scappare, le strade sarebbero bloccate. Non ci sarebbe possibilità di fuga».

 

Il sindaco di Pozzuoli: “Scosse forti, restiamo calmi e nei luoghi aperti”

A confermare la gravità dell’evento è stato anche il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, che in una nota ufficiale ha informato la cittadinanza circa le misure adottate: «È in corso uno sciame sismico importante. Ho immediatamente disposto che tutte le pattuglie della Polizia Locale scendessero in strada. Scosse forti che hanno inevitabilmente spaventato la popolazione. Invito tutti alla calma, a rimanere nei luoghi aperti, sono momenti di grande apprensione».

Il Centro Operativo Comunale (COC) si è subito riunito per coordinare gli interventi e gestire le richieste di aiuto. «Per segnalazioni bisogna contattare la Polizia Locale e la Protezione Civile. Vi aggiorneremo costantemente nelle prossime comunicazioni per tutte le misure necessarie per l’assistenza alla popolazione», ha concluso Manzoni.

 

Verifiche in corso e situazione in evoluzione

Al momento non si segnalano danni strutturali rilevantiferiti, ma i Vigili del Fuoco stanno effettuando verifiche di stabilità in diverse zone della città, in particolare a Pozzuoli, epicentro del sisma. Le autorità locali continuano a monitorare la situazione, mentre la popolazione resta in allerta.

L’evento ha riportato l’attenzione sul rischio sismico nei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più pericolose al mondo, dove il fenomeno del bradisismo – l’innalzamento e l’abbassamento del suolo – ha ripreso intensità negli ultimi mesi, alimentando timori e polemiche sulla gestione dell’emergenza.

Il sistema di protezione civile resta attivo, e la popolazione è invitata a seguire solo canali ufficiali, evitare il panico e attenersi alle indicazioni delle autorità in attesa di sviluppi.

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