Addio a Nino Benvenuti, leggenda del pugilato italiano

Il grande pugilato italiano perde una delle sue icone: Nino Benvenuti si è spento all’età di 87 anni, lasciando un’eredità sportiva senza precedenti

Il mondo dello sport italiano e internazionale piange la scomparsa di Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, deceduto oggi, 20 maggio 2025, all’età di 87 anni. Nato il 26 aprile 1938 a Isola d’Istria (all’epoca territorio italiano, oggi Izola, Slovenia), Giovanni “Nino” Benvenuti ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del pugilato, sia a livello dilettantistico che professionistico.

Benvenuti ha iniziato la sua carriera pugilistica da dilettante, vincendo tutti i 120 incontri disputati. Il culmine di questa fase è stato raggiunto alle Olimpiadi di Roma del 1960, dove ha conquistato la medaglia d’oro nella categoria dei pesi welter, ricevendo anche il prestigioso trofeo Val Barker per lo stile di combattimento.

Nel 1961 è passato al professionismo, ottenendo successi straordinari. Ha detenuto il titolo mondiale dei pesi superwelter dal 1965 al 1966 e quello dei pesi medi in due periodi distinti: dal 1967 al 1970. Il suo record professionistico è impressionante: 82 vittorie (35 per KO), 7 sconfitte e 1 pareggio su un totale di 90 incontri.

Le sfide memorabili

Tra i momenti più iconici della sua carriera, spiccano i tre incontri contro l’americano Emile Griffith tra il 1967 e il 1968. Il primo match, vinto da Benvenuti, è stato nominato “Fight of the Year” nel 1967. La trilogia con Griffith è considerata una delle più avvincenti nella storia del pugilato.

Nel 1970, Benvenuti ha affrontato l’argentino Carlos Monzón in un incontro che ha segnato la fine del suo regno nei pesi medi. Monzón ha vinto per KO tecnico alla dodicesima ripresa, in un match che è stato anch’esso nominato “Fight of the Year”.

Oltre il ring

Dopo il ritiro dal pugilato, Benvenuti ha intrapreso diverse attività, tra cui quella di attore in film italiani e commentatore sportivo per la Rai. Nel 1992 è stato il primo italiano ad essere inserito nella International Boxing Hall of Fame.

La sua vita personale ha conosciuto momenti difficili, tra cui il tragico suicidio del figlio Stefano nel 2020, evento che ha profondamente segnato l’ex campione.

Un’eredità immortale

Nino Benvenuti rimarrà per sempre una figura emblematica dello sport italiano, simbolo di determinazione, eleganza e coraggio. La sua eredità continuerà a ispirare generazioni di atleti e appassionati di pugilato in tutto il mondo.

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