Un’emergenza silenziosa ma in crescita esponenziale: le allergie alimentari tra i più piccoli sono aumentate del 120% in dieci anni in Campania, con conseguenze spesso gravi, anche in ambito scolastico. Per affrontare questa sfida, si è tenuto oggi presso l’Auditorium Socrate del Comune di Marano l’evento “L’Allergia Alimentare a Scuola”, promosso dall’Associazione Italiana Bambini Allergici (AIBA) e dal Centro di Allergologia Pediatrica dell’Università Federico II di Napoli, con il supporto della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II e in collaborazione con la Regione Campania, l’Ordine dei Medici e l’Ordine dei Farmacisti di Napoli.
Al centro dell’incontro, la necessità di trasformare le scuole in presìdi attivi di prevenzione e risposta all’allergia alimentare, attraverso formazione, strumenti salvavita e una rete di collaborazione tra famiglie, insegnanti e sanitari.
A lanciare l’allarme è stato il Prof. Roberto Berni Canani, direttore del Centro di Allergologia Pediatrica della Federico II:
“La nostra ricerca ha rilevato un incremento del 120% delle allergie nei bambini sotto i 4 anni e del 34% negli altri minori. Su scala nazionale, parliamo di oltre 92.000 bambini e ragazzi con diagnosi. E la scuola è uno dei luoghi più a rischio: fino al 18% delle reazioni allergiche avviene tra i banchi, spesso in assenza di una diagnosi e senza che il personale sia adeguatamente formato.”
Un altro dato preoccupante riguarda l’aumento del 400% degli accessi ospedalieri per anafilassi da cibo nei bambini italiani, secondo i dati del Ministero della Salute.
Un nuovo modello: formazione e strumenti salvavita
Il progetto presentato a Marano prevede:
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Formazione obbligatoria per insegnanti e personale scolastico;
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Armadi di primo soccorso in ogni scuola, con farmaci salvavita e istruzioni operative;
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Collaborazione continua tra scuola, famiglia e sanitari.
Il modello, partito da Marano come progetto pilota, punta a diventare standard regionale e nazionale, con l’obiettivo di garantire a tutti i bambini allergici il diritto alla sicurezza e all’inclusione.
AIBA e il Centro federiciano hanno espresso il proprio ringraziamento alle istituzioni coinvolte: il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Prof. Giovanni Esposito, il Sindaco di Marano Matteo Morra, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Carmela Bocchetti e il Consigliere regionale Pasquale Di Fenza, per il sostegno offerto e la disponibilità degli spazi.
“Vogliamo che questo progetto diventi un modello replicabile in tutta Italia” – ha concluso Berni Canani – “per proteggere i bambini più vulnerabili e garantire loro una scuola davvero inclusiva e sicura.”










