Giovanni Taranto erede letterario di Michele Prisco, Premio Strega 1966, e Maria Orsini Natale, autrice di “Francesca e Nunziata”? Questo, oggi, il pensiero di molti: esperti del settore, lettori, mass media.
Ed è emerso chiaramente anche negli scorsi giorni, durante la presentazione a Torre Annunziata del suo romanzo “Mala fede” (Avagliano editore) L’evento, organizzato dall’assessore alla cultura, Lina Nappo, si è tenuto a Palazzo Criscuolo, alla presenza di forze dell’ordine, studenti, docenti, rappresentanti della Chiesa e dell’associazione antimafia “Libera”.
“Andiamoci piano. – commenta il diretto interessato – Certi pareri della critica, e soprattutto del seguito dei lettori che amano i miei romanzi e il Capitano Mariani, sono sicuramente lusinghieri. Ma credo di avere ancora molta, moltissima strada da percorrere. Cerco solo di raggiungere la mente e il cuore della gente. A modo mio”.
Ma sul punto pare avere le idee molto chiare il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, che nel corso della mattinata dedicata a Taranto, alle sue opere e al suo impegno sociale, ha dichiarato: “Giovanni è un cronista vero, che è diventato narratore inventando un proprio genere: quello del giallo vulcanico, o noir vesuviano. Ha raccolto l’eredità di grandi scrittori della tradizione oplontina, come Michele Prisco e Maria Orsini Natale, ne ha ricevuto il testimone, e in quel solco è oggi l’autore che meglio sa rendere la realtà delle nostre terre”.
Lo scrittore ha risposto sommessamente sui suoi social: “Non so se merito tanto. Ma gli sono grato”.
“Mala Fede – ha argomentato ancora il primo cittadino – è il terzo romanzo della serie dedicata al capitano Mariani. È un libro che parla a noi, alla nostra città, parla delle sue luci e delle sue ombre. Dietro al romanzo, e dietro a tutte le opere di Giovanni, c’è la realtà che spesso preferiamo ignorare, ma che dobbiamo conoscere e affrontare con responsabilità se immaginiamo un futuro migliore”.
La presentazione a Palazzo Criscuolo, con la partecipazione di studenti e autorità, è stata un momento di crescita civile e culturale, sottolineando l’importanza della cultura per una società più giusta.
Taranto, giornalista di cronaca nera e investigativa dalla fine degli anni ’80, ha lavorato al fianco di Giancarlo Siani e ha subito minacce per le sue inchieste sulla criminalità organizzata, venendo posto tre volte sotto protezione. Queste esperienze hanno plasmato il suo “giallo vulcanico”, un genere che unisce realismo, umorismo e analisi sociale tesa alla divulgazione dei grandi temi della legalità attraverso il romanzo giallo.
È stato anche presidente dell’Osservatorio anticamorra di Torre Annunziata ed è vicepresidente della Commissione legalità dell’Ordine dei giornalisti della Campania.
Le sue opere, come “Mala fede” – che esplora sette e criminalità organizzata ed è stato al centro di un tavolo di approfondimento al Senato – e “Requiem sull’ottava nota”, utilizzato in un progetto con l’IPM di Nisida, hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e sono state acquisite dalle biblioteche di Harvard e Princeton, ottenendo apprezzamento dall’ONU.
Michele Prisco, grande scrittore oplontino, vinse lo Strega con “Una spirale di nebbia”. Maria Orsini Natale, giornalista e scrittrice di Torre Annunziata, divenne celebre con “Francesca e Nunziata”, romanzo che la portò semifinalista allo Strega.
Taranto ha rivelato l’esistenza di alcuni “legami finora non noti” tra lui e Prisco, che saranno svelati in prossimi eventi.
Il futuro letterario dell’autore si preannuncia ricco di impegni. Sarà tra i protagonisti della “Settimana dello scrittore”, un’iniziativa che si terrà proprio in onore di Michele Prisco, rafforzando il legame con il suo illustre predecessore. La sua presenza è attesa anche alla “Notte dei lettori” a Udine, e al Festival nazionale del giallo a Napoli.
Dove avverrà la rivelazione dei “motivi molto particolari” che legano “Mala fede” all’opera di Prisco? Il tema sta creando grande attesa tra gli appassionati.
Oltre alla serie del Capitano Mariani, Taranto è autore di racconti noir pluripremiati, tra cui “Il piano perfetto” (pubblicato nella raccolta “Il segno rosso del crimine”, tra i vincitori del concorso Gialli Mondadori/Gialli.it), che ha segnato l’esordio del suo nuovo personaggio, il Commissario Palumbo, già oggetto di interesse – come Mariani… – per una possibile trasposizione sul piccolo schermo.
La pubblicazione del suo quarto romanzo dedicato al Capitano Mariani è attesa a breve, e continua la sua collaborazione come sceneggiatore per la seconda stagione di “Pompei – la serie”, per la quale coordina anche le scene d’azione.
Giada Luisa Cirillo