Ogni anno in casa Savoia, quella calcistica a Torre Annunziata, c’è stato sempre un problema societario di cui preoccuparsi per il rischio di mancata iscrizione al campionato di appartenenza, ma questa volta è diverso.
La società sta creando un organico non certo da dilettanti, ma molto di più. Sta valutando le varie situazioni per operare scelte precise per un solo obiettivo: Vincere.
Non è di certo una cosa facile, ma sulla carta, visti i nomi degli arrivati, c’è da aver fiducia, ma poi si va al problema. Ecco, lo stadio non è stato ancora consegnato e mancano pochi giorni alla scadenza per l’iscrizione alla Lega dilettanti e senza Giraud la società potrebbe essere costretta a comunicare come proprio campo casalingo, ancora una volto, uno stadio lontano da Torre Annunziata.
Il fatto che i Bianchi oplontini non abbiano ancora ufficialmente uno stadio potrebbe anche far sfumare una speranza che un po’ tutti i tifosi savoiardi ancora cullano.
Intatti, la speranza è quella di accedere, per ripescaggio, alla categoria superiore: ma senza stadio come si fa? Si fa che non si può fare e quindi a quanto la consegna del tanto bramato impianto sportivo?
Per il ripescaggio, il regolamento cita che le squadre che possono fare domanda di ripescaggio sono quelle che hanno avuto accesso ai play off, ed il Savoia c’è arrivato.
Sarebbe tutto bellissimo, ma manca qualcosa, anzi qualcuno, anzi qualcosa e qualcuno: il Giraud, ma soprattutto Corrado Cuccurullo, sindaco di Torre Annunziata, sul quale ricadono le responsabilità sia per la consegna non ancora avvenuta, sia per non aver ancora intavolato un accordo con la storica società torrese per la gestione dello stesso Giraud.
Allora sarebbe ora che qualcuno, o anche molti, si dessero da fare per rammentare a chi ci governa che servono, e al più presto, risposte concrete e non semplici rassicurazioni mai concretizzate. Forsa Savoia e forza sindaco facciamo quest’ultimo passo.
…e mò, bona serata
Ernesto Limito