Si è conclusa con numeri importanti l’operazione complessa “EIDOTEA”, condotta dalla Guardia Costiera della Direzione Marittima della Campania, volta a verificare la regolarità lungo tutta la filiera della pesca. L’attività, coordinata dal Centro Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) di Napoli, ha interessato l’intero territorio regionale.
Nel corso dei controlli sono stati effettuati 650 accertamenti, con l’elevazione di 50 sanzioni amministrative e 2 denunce penali, per un totale di 75.000 euro di multe. Sono stati inoltre disposti 50 sequestri amministrativi e 2 penali, che hanno portato al ritiro dal commercio di circa 2 tonnellate di prodotto ittico non conforme e potenzialmente pericoloso per i consumatori.
Tra gli episodi più gravi, spicca l’intervento compiuto nella notte tra il 4 e il 5 giugno da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Napoli, che ha sorpreso due soggetti intenti a effettuare pesca subacquea di frodo all’interno della zona “A” di Riserva Integrale dell’Area Marina Protetta “Parco di Gaiola”. I due pescatori abusivi sono stati denunciati e trovati in possesso di circa 1.000 ricci di mare vivi, poi sequestrati insieme all’attrezzatura da sub. Vista la particolare delicatezza del sito, sono in corso valutazioni per ipotizzare anche il reato di disastro ambientale.
L’operazione “EIDOTEA” ha mirato a garantire:
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la corretta tracciabilità e etichettatura dei prodotti ittici;
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il rispetto delle normative ambientali e sanitarie;
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la tutela del consumatore finale e del lavoro onesto degli operatori del settore.
La Guardia Costiera continuerà a mantenere alta l’attenzione su legalità, sostenibilità e sicurezza lungo tutta la filiera del mare.