Restano in carcere l’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e il suo collaboratore Francesco Di Maio. Lo ha stabilito la dodicesima sezione del Tribunale del Riesame, che ha confermato la misura cautelare nei confronti dei due indagati, difesi rispettivamente dagli avvocati Pane, Pollio e Orsi.
Coppola aveva chiesto, tramite il suo legale, di ottenere gli arresti domiciliari fuori regione, ma la richiesta è stata respinta. Entrambi erano stati arrestati in flagranza di reato la sera del 20 maggio scorso, durante una cena in un ristorante della costiera sorrentina, subito dopo aver intascato 6mila euro in contanti. Secondo gli inquirenti, si trattava di una tangente legata all’assegnazione di uno degli appalti pubblici oggetto dell’indagine.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituti procuratori Schioppi e De Micheli) e condotta dalla Guardia di Finanza, riguarda presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti al Comune di Sorrento.
Sarah Riera