È stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione, chiuso in una cassapanca di plastica collocata su un balcone, il corpo del 72enne Antonio Di Gennaro, ex insegnante di inglese in pensione. La scoperta è stata fatta dai carabinieri nella mattinata di ieri, al termine di una serrata indagine. L’uomo era scomparso da giorni.
Il delitto si è consumato all’interno di un appartamento nel “parco Russolillo”, al civico 105 di via Cicori, a Quarto. Secondo una prima ricostruzione, Di Gennaro sarebbe stato ucciso martedì, nel giorno stesso della scomparsa denunciata dalla compagna. L’anziano era andato a trovare i due figli nella casa che avevano ereditato dalla madre, ignaro del destino che lo attendeva.
Dopo averlo accolto in casa, i figli gli hanno offerto una tazzina di caffè contenente un potente sonnifero. Una volta stordito, lo hanno soffocato premendogli un cuscino sul volto. Non contenti, hanno infierito ulteriormente stringendo intorno alla testa numerose buste di plastica, prima di rinchiudere il corpo senza vita in una cassapanca. Secondo gli investigatori, l’intenzione era quella di nasconderlo temporaneamente per poi disfarsene in un secondo momento, approfittando della disidratazione causata dal caldo. La cassapanca, infatti, era stata collocata all’esterno, sul balcone.
Dietro l’efferato delitto ci sarebbero motivi economici. I figli, Andrea e Michele Di Gennaro, rispettivamente di 34 e 42 anni, accusavano il padre di non condividere con loro la pensione e la reversibilità della madre, deceduta quattro anni prima. La lite, secondo le indagini, sarebbe scoppiata proprio quel giorno. Michele, ingegnere biomedico ma disoccupato, e Andrea, personal trainer in una palestra dell’area flegrea, nutrivano un profondo risentimento verso il genitore per la gestione del denaro.
A far scattare l’allarme era stata la compagna di Di Gennaro, una 70enne napoletana, che giovedì sera si era recata alla tenenza dei carabinieri di Quarto per denunciare la scomparsa. L’uomo mancava da martedì e non rispondeva più al telefono. Secondo quanto riferito dai figli alla donna, il 72enne si sarebbe allontanato volontariamente per recarsi in Inghilterra da un’altra donna con cui avrebbe intrattenuto una relazione. Una versione che, però, non ha convinto i militari.
Il particolare che ha insospettito gli investigatori è stato il matrimonio di un amico, al quale la coppia avrebbe dovuto partecipare proprio in quei giorni. Di Gennaro aveva persino comprato l’abito per la cerimonia, segno che non aveva alcuna intenzione di allontanarsi. Messo sotto pressione, il racconto dei due fratelli è crollato.
I due hanno quindi ammesso il delitto davanti agli inquirenti. Hanno descritto con freddezza ogni passaggio del delitto. Un piano premeditato e portato a termine con brutale determinazione. I dettagli emersi, come l’uso del sonnifero e la plastica attorno al capo, potrebbero aggravare la loro posizione, configurando l’omicidio premeditato e l’occultamento di cadavere. Ancora da chiarire quale dei due abbia materialmente eseguito il soffocamento.
Andrea e Michele Di Gennaro sono stati arrestati e trasferiti nel carcere di Poggioreale. L’abitazione di Quarto è stata posta sotto sequestro. Per l’intera giornata di ieri, i carabinieri del reparto scientifico hanno effettuato rilievi nella casa del delitto. La salma è stata affidata al medico legale presso il Secondo Policlinico di Napoli per l’autopsia, che chiarirà con esattezza tempi e modalità della morte.
Sarah Riera










