Fece precipitare dal balcone il piccolo Samuele: sconto di pena per l'assassino

“Sono uscito fuori al balcone, avendo sempre il piccolo in braccio, e appena uscito in prossimità della ringhiera ho avuto un capogiro. Mi sono affacciato dal balcone mentre avevo il bambino in braccio perché udivo delle voci provenire da sotto, a questo punto lasciavo cadere il bambino di sotto. L’ho fatto perché in quel momento ho avuto un capogiro. Ho immediatamente udito delle urla provenire dal basso e mi sono spaventato, consapevole di essere la causa di quello che stava succedendo”, aveva raccontato agli inquirenti Mariano Cannio, il domestico-factotum che il 17 settembre 2021 fece precipitare dal balcone di un appartamento di via Foria il piccolo Samuele Gargiulo, di soli quattro anni.

Samuele precipitato dal terzo piano a Napoli: fermato il domestico 38enne per omicidio

Dopo il tragico gesto, Cannio aveva poi aggiunto di essere “successivamente andato a mangiare una pizza nella zona della Sanità, per poi fare ritorno a casa”.

L’uomo, oggi 42enne, è stato condannato a 12 anni di reclusione dai giudici della terza sezione della Corte d’Assise d’appello, beneficiando di uno sconto di pena rispetto alla condanna iniziale a 18 anni. La Corte ha confermato il reato di omicidio volontario, ma ha escluso l’aggravante della minorata difesa, riconoscendo al tempo stesso il vizio parziale di mente e concedendo le attenuanti generiche.

Sarah Riera

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano