Boscoreale, bomba carta in centro nella notte: danneggiata tubatura del gas, si indaga su un possibile avvertimento

Paura nella notte a Boscoreale: alle 3.20 un ordigno artigianale è esploso nei pressi di una palazzina in via Sottotenente Ernesto Cirillo, nel pieno centro cittadino. Il boato ha svegliato di soprassalto i residenti, facendo tremare vetri e infissi di tutto l’isolato. Un gesto intimidatorio che, per modalità e conseguenze, avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.

La deflagrazione ha infatti danneggiato una tubatura del gas di città, provocando una perdita potenzialmente pericolosa. Sul posto sono giunti in pochi minuti i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno interrotto immediatamente il flusso di metano per mettere in sicurezza l’area. Non è stato necessario evacuare la zona, ma molti residenti sono scesi in strada impauriti. L’intervento dei tecnici ha permesso il ripristino del servizio, ma la paura resta palpabile.

Tutte le ipotesi investigative sono al vaglio. Gli inquirenti indagano a 360 gradi: si considera la pista della vendetta personale così come quella di un messaggio legato a dinamiche criminali.

Le indagini, affidate ai carabinieri della stazione di Boscoreale guidati dal comandante Massimo Serra, si concentrano anche sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, da cui si spera di ricavare volti, numeri di targa o dettagli utili a individuare i responsabili. Uno scooter o un veicolo ripreso in quei minuti potrebbe rivelarsi la chiave del caso.

Un altro nodo da sciogliere è quello legato al bersaglio dell’attentato. A chi era indirizzata la bomba carta? L’ipotesi prevalente è che si tratti di un marchio di fabbrica riconducibile a dinamiche legate allo spaccio di droga o a una richiesta estorsiva non esaudita. Boscoreale purtroppo non è nuova a simili episodi: in passato, una silente ma feroce guerra tra clan ha insanguinato il quartiere Piano Napoli di Villa Regina. E più di recente, un raid incendiario contro un tabaccaio vittima di estorsione ha portato all’arresto di due uomini, già detenuti per altri reati.

Sarah Riera

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