C’è una svolta nel caso della gambizzazione di Giovanni Varroi, il 25enne raggiunto da un colpo di pistola giovedì sera in via Martiri d’Ungheria, proprio di fronte al bar Alba. A sparare sarebbe stato un sedicenne incensurato, individuato dagli investigatori grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Il ragazzo, secondo quanto ricostruito finora, avrebbe agito a volto scoperto, dopo un breve confronto con la vittima. L’ipotesi di reato formulata nei suoi confronti è tentato omicidio.
Un’aggressione in pieno giorno per futili motivi
Secondo le prime ricostruzioni, alla base dell’agguato non ci sarebbero motivi legati al traffico di stupefacenti o ad ambienti criminali. Le indagini, coordinate dalla Procura dei Minori, indicano futilissimi motivi alla base dell’aggressione. Si tratterebbe di vecchie ruggini tra i due ragazzi, screzi personali che sarebbero degenerati giovedì sera fino al drammatico epilogo.
Intorno alle ore 20, Giovanni Varroi si trovava seduto al volante di una vettura bianca, parcheggiata nei pressi del bar Alba. A quel punto il giovane aggressore, apparentemente agitato, si sarebbe avvicinato e, dopo un breve alterco verbale, avrebbe estratto una pistola facendo fuoco più volte. Uno dei proiettili ha colpito Varroi al ginocchio, provocando una ferita grave ma non letale.
Le immagini delle telecamere incastrano l’aggressore
Determinanti per risalire al presunto responsabile sono state le immagini di videosorveglianza della zona, che hanno permesso agli inquirenti di ricostruire con chiarezza quanto accaduto. Il sedicenne – secondo quanto si apprende – non indossava alcun tipo di mascheramento e il suo volto è stato riconosciuto con facilità durante l’analisi dei filmati. Le immagini mostrerebbero chiaramente il momento in cui si avvicina all’auto, il confronto con la vittima e poi la pistola che compare all’improvviso.
Dopo aver sparato, l’adolescente si è dato alla fuga. Le forze dell’ordine hanno avviato immediatamente le ricerche, individuando il sospettato in tempi rapidi. Al momento, tuttavia, il ragazzo non è stato ancora fermato: è attivamente braccato da polizia e carabinieri.
La vittima in ospedale a Castellammare
Dopo l’agguato, Giovanni Varroi è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove è stato curato per la ferita da arma da fuoco al ginocchio. Non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici mantengono riservata la prognosi. Le sue dichiarazioni agli inquirenti potrebbero essere fondamentali per chiarire i motivi alla base dell’aggressione, confermando o smentendo la pista delle ruggini personali.
Tentato omicidio, la Procura indaga
La gravità del gesto, consumatosi in un luogo pubblico e in un orario frequentato, ha spinto la Procura a configurare l’ipotesi di tentato omicidio. Sebbene la vittima sia stata colpita a un arto inferiore, gli inquirenti considerano comunque la dinamica estremamente pericolosa e idonea a cagionare lesioni potenzialmente letali, anche per l’imprevedibilità dell’uso di un’arma da fuoco in uno spazio aperto.
Nel frattempo, proseguono le ricerche del giovane aggressore, ritenuto potenzialmente armato e pericoloso. Gli inquirenti stanno passando al setaccio le frequentazioni, i contatti e i luoghi abitualmente frequentati dal ragazzo per stringere il cerchio e procedere con un fermo.