Un pomeriggio di terrore nel centro storico di Napoli, dove un’improvvisa e violenta esplosione ha scosso via Peppino De Filippo, traversa di via Foria, una delle zone più trafficate e popolari della città. La deflagrazione, udita distintamente in tutto il quartiere, si è verificata nei pressi del celebre ristorante “A figlia do’ Marenaro” e del teatro San Ferdinando, danneggiando gravemente una palazzina e seminando il panico tra residenti e passanti.
Le prime informazioni raccolte indicano che la causa dell’esplosione sia riconducibile a un deposito di bombole di gas, forse in uso a un esercizio commerciale del posto. La potenza dello scoppio ha provocato il crollo di un solaio interno, il danneggiamento della facciata dell’edificio, la distruzione di porte e finestre, e ha mandato in frantumi le vetrine di almeno due locali.
La deflagrazione e il boato: danni a edifici e negozi
La tragedia si è consumata intorno alle ore 19:00, quando l’area era ancora animata da numerose persone, complice l’ora di punta e la presenza di locali molto frequentati. L’esplosione, secondo i primi rilievi, sarebbe avvenuta in un appartamento situato sopra il ristorante “A figlia do’ Marenaro”, notissimo anche sui social per la sua tradizione culinaria napoletana e, in particolare, per la zuppa di cozze.
Lo scoppio ha sventrato l’edificio, coinvolgendo almeno due appartamenti e danneggiando anche lo stesso ristorante, di cui sono state distrutte le vetrine. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono accorsi immediatamente sul posto, dove sono apparsi chiari i segni devastanti della deflagrazione: calcinacci in strada, detriti sparsi, facciata sventrata e una folla radunata all’esterno, attonita e spaventata.

Il bilancio: quattro feriti, una donna grave
Nel caos dei primi momenti, i soccorritori sono riusciti a estrarre quattro persone vive dalle macerie. Tra queste, una donna è stata ritrovata in condizioni gravissime, portata fuori in barella e subito trasferita in ospedale. “È stata trovata sotto le macerie, i vigili del fuoco l’hanno liberata dopo diversi minuti di lavoro”, raccontano alcuni presenti. Gli altri feriti sarebbero stati coinvolti più marginalmente dall’impatto. Tuttavia, resta il timore che altri individui possano essere rimasti intrappolati sotto le macerie, e le squadre dei vigili del fuoco continuano a scavare, affiancate da unità cinofile specializzate e da tutte le forze dell’ordine.
Ipotesi sulle cause: fuga di gas da bombole
Secondo quanto ricostruito finora dai Carabinieri e dalla Polizia Locale, l’origine dell’esplosione sarebbe da attribuire con alta probabilità a una fuga di gas proveniente da bombole custodite in un deposito, probabilmente a servizio di un locale nella zona. “L’esplosione sarebbe stata causata da una bombola, o da più bombole, mal custodite o difettose”, si apprende da fonti investigative. Le indagini, tuttora in corso, dovranno chiarire se si sia trattato di una cattiva manutenzione, di un errore umano o di un incidente strutturale.
La zona è nota per l’alta densità abitativa e commerciale, con diverse attività ristorative che potrebbero utilizzare impianti di gas autonomi, spesso alloggiati in locali tecnici interni.

Interventi sul posto e traffico in tilt
L’intervento dei soccorritori è stato immediato e massiccio: vigili del fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e numerose ambulanze del 118 si sono precipitati in via Peppino De Filippo, mentre tutta l’area è stata prontamente evacuata. Le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio sono ancora in corso, con tecnici e ingegneri strutturisti che stanno verificando la stabilità della palazzina colpita.
Nel frattempo, il traffico in via Foria e nelle strade limitrofe è completamente congestionato, con la circolazione interrotta per permettere le operazioni di soccorso. Le autorità invitano i cittadini a non avvicinarsi alla zona dell’incidente, per evitare interferenze con gli interventi in atto.
Un’intera comunità sotto choc
L’episodio ha destato profondo sgomento nel quartiere e nell’intera città, dove la notizia si è diffusa rapidamente anche attraverso i social. “Abbiamo sentito un boato fortissimo, sembrava un terremoto”, raccontano alcuni testimoni. In molti si sono riversati in strada, alcuni per curiosità, altri per prestare aiuto, altri ancora colti dal panico. La zona, molto frequentata da napoletani e turisti per la presenza di locali storici e del vicino Orto Botanico, si è trasformata in pochi secondi in una scena di devastazione. Ora si attende l’esito delle ricerche tra le macerie e i risultati delle indagini che potranno fare luce sulle responsabilità e sull’esatta dinamica dello scoppio. Nell’attesa, l’intera città trattiene il respiro, sperando che non si debba aggiornare ulteriormente il già grave bilancio.










