Pompei, due fratelli giovanissimi sorpresi con armi in centro: scatta la denuncia

Un controllo mirato nel cuore di Pompei ha portato alla denuncia di due fratelli, uno di 17 anni e l’altro appena maggiorenne, trovati in possesso di un tirapugni e un manganello allungabile. L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha evitato possibili scenari di violenza in una città gremita di turisti e fedeli.

I due giovani, già noti alle forze dell’ordine per una precedente denuncia a Capodanno legata a una rissa in periferia, sono stati intercettati mentre camminavano senza una meta apparente per le strade del centro cittadino. Addosso avevano le due armi, nascoste e pronte all’uso.

Il blitz rientra in una più ampia strategia di controllo del territorio attuata dal commissariato di Pompei, sotto il coordinamento del vicequestore Antonio Concas. Le forze dell’ordine hanno intensificato i pattugliamenti nelle zone frequentate da giovani, con l’obiettivo di prevenire episodi di violenza anziché limitarne i danni a posteriori.

L’episodio evidenzia un fenomeno in preoccupante crescita: l’aumento del possesso di armi tra i giovanissimi. Un allarme che si sta estendendo a livello nazionale mettendo in luce un disagio sociale che non può essere ignorato.

La denuncia ai danni dei due fratelli non è solo un atto repressivo, ma un campanello d’allarme che richiama l’urgenza di interventi educativi e sociali. La prevenzione passa sì dal controllo delle forze dell’ordine, ma richiede anche un lavoro profondo sulle cause che spingono giovani a circolare armati.

Sarah Riera

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