Castellammare e il caso Pozzano: “Questa città merita un Sindaco migliore”

“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Mai detto fu più azzeccato per l’Amministrazione stabiese, che sta attraversando una vera e propria burrasca politica dovuta all’intenzione di offrire un’estate più accessibile alle famiglie stabiesi. La vicenda degli sconti nei lidi di Pozzano, annunciata con toni entusiastici e ritirata appena due settimane dopo, ha innescato una frattura profonda tra maggioranza e opposizione, e fatto emergere le debolezze interne alla coalizione di governo.

Lido sì, lido no: Castellammare affonda sugli sconti

Tutto era iniziato con l’annuncio di un accordo tra il Comune e i concessionari balneari (Bagno Elena, Bagno Conte, Garden Beach, Famous Beach, La Limpida, Lido Moderno e Lo Scoglio). La convenzione prevedeva uno sconto del 30% per i residenti di Castellammare, valido nei giorni feriali di giugno, luglio e settembre, riservato a nuclei familiari composti da almeno tre paganti. Questi erano i requisiti validi all’acquisto di pacchetti da 10 ingressi comprensivi di ombrelloni e lettini/sdraio. Un’intesa pensata per alleviare i costi della villeggiatura urbana – senza toccare l’accesso gratuito già previsto per i minori di 12 anni – di cui il Sindaco, Luigi Vicinanza, si disse orgoglioso: “E’ un lavoro che sta dando i suoi frutti, in una città che torna a credere nel suo mare e nel suo futuro”.

Giovani e studenti fuori dagli sconti  

I frutti, però, non si sono rivelati maturi per la minoranza che, pur riconoscendo un passo avanti, aveva subito evidenziato i limiti dell’accordo: la rigidità del pacchetto, il vincolo del numero minimo di persone, l’esclusione del mese di agosto. Soprattutto, si lamenta la mancata considerazione di studenti, giovani e nuclei familiari che difficilmente riescono a frequentare i lidi nei giorni feriali. 

Cascone e Oscurato, dai banchi dell’opposizione, proposero modifiche concrete, come l’eliminazione del vincolo dei tre partecipanti e la possibilità di usufruire dello sconto anche in forma individuale. Ma le critiche più dure sarebbero arrivate presto, non solo dall’opposizione.

L’accordo sui lidi affonda la maggioranza

La vera bufera si è scatenata quando anche all’interno del centrosinistra si sono levate voci contrarie. Il Movimento Cinque Stelle, attraverso il consigliere Langellotti, ha chiesto la revoca della delibera che prorogava le concessioni demaniali fino al 2026, mentre esponenti del Partito Democratico, come Giovanni Tuberosa, hanno definito “insufficiente” l’accordo, sottolineando come la maggioranza avesse richiesto il 50% di sconto e senza vincoli di giorni o capienza. Il patto raggiunto, per molti, è apparso una mediazione al ribasso, troppo lontana dalle aspettative.

L’opposizione: “la politica di Vicinanza è figlia della propaganda”

Castellammare e il caso Pozzano: “Questa città merita un Sindaco migliore”

La minoranza ha quindi colto al volo l’occasione per lanciare un attacco frontale al sindaco Vicinanza. Secondo i consiglieri Antonio Cimmino, Pasquale D’Apice, Antonio Federico e Nicola de Filippo di Forza Italia Progetto Stabia e Stabia Unica, l’intesa era un “bluff propagandistico”, privo di una reale strategia di inclusione sociale. “Un’amministrazione improvvisata – scrivono – che rincorre i problemi e governa con proclami. Era chiaro a tutti si trattasse di una mossa estemporanea, figlia più della propaganda che di una reale volontà di risolvere i problemi delle famiglie abatesi”. 

L’esempio della retromarcia sull’ordinanza della movida è stato riesumato per tracciare una linea narrativa di inaffidabilità e scelte estemporanee. “A smentire il Sindaco Vicinanza, lo ribadiamo, non siamo noi ma la sua stessa maggioranza che lo sostiene – o che, più realisticamente, cerca ogni giorno di contenerne le scelte discutibili. L’Amministrazione è in affanno, e il Sindaco continua a prendere decisioni in solitudine, salvo poi doverle ritrattare per mancanza di condivisione, metodo e credibilità”.

Vicinanza: “ritiro l’accordo, ma non a cuor leggero”

Di fronte al pressing interno ed esterno, il sindaco ha ritirato ufficialmente l’accordo. In una nota, Luigi Vicinanza ha parlato di “scelta non presa a cuor leggero”, maturata in seguito al confronto con i consiglieri di maggioranza. Ha però rilanciato sull’investimento nella spiaggia libera della Villa Comunale, affollata “come segno di successo di un mare pubblico e accessibile”. Un mare pubblico, pulito, accessibile a tutti, gratis, senza barriere: “è su questo che vogliamo continuare a investire, con interventi di pulizia quotidiana, con la cura del verde, con il miglioramento dei servizi e del decoro urbano. Vogliamo che ogni famiglia stabiese possa vivere il mare della città”, conclude.

Una narrazione che però non ha convinto le opposizioni, che hanno letto la retromarcia come “la conferma della debolezza politica e della mancanza di visione”. Secondo i detrattori, l’amministrazione avrebbe dovuto costruire una vera politica del mare, strutturata e condivisa, invece di “muoversi per slogan”.

L’opposizione: “Luigi Vicinanza non è in grado di guidare Castellammare di Stabia”

Castellammare e il caso Pozzano: “Questa città merita un Sindaco migliore”

Il caso Pozzano è quindi diventato il simbolo di una crisi più ampia, che coinvolge il metodo di governo della città e la coesione della maggioranza. La difficoltà di mantenere un dialogo costante tra sindaco, consiglieri e cittadini, si somma al malcontento per la gestione delle concessioni demaniali, alla percezione di accessi balneari troppo onerosi, e a una comunicazione istituzionale ritenuta talvolta autocelebrativa e poco ancorata alla realtà. 

“Non serviva certo la retromarcia sull’accordo con i lidi per confermare ciò che da mesi denunciamo con forza: Luigi Vicinanza non è in grado di guidare Castellammare di Stabia. L’ennesima marcia indietro del sindaco è la fotografia impietosa di un’amministrazione improvvisata, senza visione, senza direzione, e soprattutto senza autorevolezza”, scrivono ancora i consiglieri comunali Antonio Cimmino, Pasquale D’apice, Antonio Federico, Nicola de Filippo di Forza Italia, Progetto Stabia e Stabia Unica. 

Il mare di Castellammare, che avrebbe dovuto unire sotto il segno dell’inclusione e della bellezza, è diventato il terreno più accidentato della politica locale. Ora la sfida è ricostruire un percorso credibile per l’estate 2026, imparando dagli errori e recuperando una visione condivisa. Perché, al di là degli scontri, resta il bisogno concreto di un accesso al mare equo e dignitoso per ogni stabiese.

Sofia Comentale

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