Presentato presso la Sala degli Specchi di palazzo Criscuolo, sede del Comune di Torre Annunziata, il libro di Antonio Lamorte: “Il Maestro – vita, opere e cazzotti di Lucio Zurlo, gentiluomo, e della Boxe Vesuviana” sulla storia di un personaggio divenuto ormai un simbolo dello sport nella città oplontina, alla veneranda età di 87 anni trascorsi per la quasi totalità nella sua palestra.

Intervenuti alla presentazione oltre, ovviamente, all’autore del libro e allo stesso maestro Lucio Zurlo, il sindaco Corrado Cuccurullo e l’assessore allo sport e cultura Lina Nappo, il vice presidente della Federazione Pugilistica Italiana, Rosario Africano, il Consigliere Federale e Direttore Sportivo della Nazionale, nonchè figlio del maestro, Biagio Zurlo, il Coordinatore Nazionale Arbitri di Pugilato FPI, Enrico Apa, e poi ospiti come i tecnici della Nazionale Italiana FPI Patrizio Oliva e Clemente Russo e non poteva mancare la pupilla d’u maestr Lucio, Irma Testa, alla quale non basterà una vita per dire: “Grazie Lucio”.

Tutti gli ospiti, moderati egregiamente dal Presidente del Comitato Campania Remo D’Acierno, hanno voluto portare la loro personale esperienza nell’incontro con il maestro. Probabilmente, anzi certamente, un solo volume non riuscirà a raccontare, in modo esaustivo, ciò che è stato per Torre Annunziata e in particolare per il suo quartiere, ‘A Pruvulera, ‘u maestr Lucio, anche perché gli stessi media, sia locali che nazionali, hanno cominciato ad interessarsi maggiormente a lui, in quanto maestro di Irma Testa, la prima pugile italiana a partecipare a un’Olimpiade (Rio 2016) e la prima a conquistare una medaglia (Tokyo 2020), di bronzo.

Da allora, numerose sono state le testate giornalistiche e televisive che si sono alternate per intervistarlo e per carpire qualche segreto dei successi avuti con la sua palestra.

Indubbiamente negli oltre sessant’anni di attività della palestra, numerosi sono stati gli atleti che hanno raggiunto traguardi prestigiosi a cominciare dal compianto Ernesto Bergamasco, che Biagio Zurlo ha ricordato nel suo intervento suscitando il calorosissimo applauso di tutti i presenti, scomparso l’anno scorso. Bergamasco partecipò alle Olimpiadi di Monaco nel 1972 e successivamente aprì una nuova palestra la Pugilistica Oplonti mentre il maestro Lucio Zurlo, che aveva pensato di attirare anche ragazzi dei paesi vicini, fondò l’attuale Boxing Vesuviana in via Parini.

La palestra Zurlo ha visto transitare anche il mediomassimo Pietro Aurino, quartiere Pruvulera, medaglia d’oro ai campionati mondiali militari Roma 1995 e rappresentante olimpionico Atlanta 1996, facendo poi scelte diverse dal pugilato. Ma anche i più volte campioni d’Italia Gaetano Caso, Giuseppe Langella, e poi Pasquale Perna, Gaetano Nespro, Salvatore Annunziata, attualmente tecnici presso la palestra, e poi ancora Giuseppe Langella, Mina Morano, Antonio Di Gennaro, Mario Oliviero, Antonio Albino, nonchè lo stesso Biagio Zurlo e tanti altri presenti alla presentazione del libro, sono stati allievi del maestro Lucio che pur non essendo mai salito sul ring per combattere, conseguì il patentino di allenatore ottenendo poi i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

A tutt’oggi un altro campionissimo sta portando alto il nome della palestra Zurlo, il giovanissimo Michele Baldassi che, guarda caso, anch’egli del quartiere “Pruvulera”. Ma la vera vittoria d’u maestr, che per 33 anni ha prestato servizio come infermiere presso la Fabbrica d’Armi ex Polveriera (da qui Pruvulera), è stata quella di aver tolto dalla strada decine e decine di ragazzi, portarli in palestra ed evitare che potessero diventare potenziali prede della criminalità, sempre alla ricerca di giovane manovalanza in un quartiere quasi sempre dimenticato dalle istituzioni. La retta mensile era alla portata di tutti, ma anche per chi non aveva possibilità la porta era sempre aperta. Per ’u maestr la boxe è stata sempre prima una missione e poi una professione, tant’è che moltissime mamme, ancora oggi, lo ringraziano per ciò che ha fatto per i loro figli.

Doverosa al termine la consegna di una targa ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale, alla quale ha fatto seguito l’invito del sindaco Cuccurullo all’intera comunità oplontina, ad imitare il maestro Lucio Zurlo campione nello sport e prima ancora campione nella vita.

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