I bambini diventano protagonisti della città. Con la firma ufficiale di un protocollo d’intesa tra il Comune di Castellammare di Stabia e i sei Istituti Comprensivi cittadini, prende vita un nuovo capitolo nel percorso verso una città a misura d’infanzia. L’iniziativa si inserisce nel progetto nazionale “La Città dei Bambini e delle Bambine”, promosso dal CNR di Roma e coordinato in Campania dal Laboratorio di San Giorgio a Cremano.
A sottoscrivere il documento, accanto al sindaco Luigi Vicinanza, sono stati i dirigenti scolastici Angela Antonelli, Donatella Ambrosio, Alessandra Savarese, Annapaola di Martino, Gaetano Gallinari e Angela Cambri. Obiettivo comune: dare voce ai più piccoli, restituire loro spazi e protagonismo nella vita pubblica e nelle scelte urbanistiche, sociali ed educative della città.
“I bambini non sono cittadini del futuro, ma del presente – ha dichiarato il sindaco Vicinanza –. Guardare la città con i loro occhi significa immaginare un luogo più giusto, più umano, più vivibile per tutti. Questo protocollo non è un gesto simbolico, ma un impegno concreto per trasformare Castellammare in una città capace di ascoltare e di accogliere la visione dei suoi abitanti più giovani”.
Il protocollo rappresenta il culmine di un percorso iniziato mesi fa, dopo la firma di un documento di collaborazione con il Comune di San Giorgio a Cremano. Nel frattempo si sono svolti incontri con i dirigenti scolastici e, lo scorso maggio, la città ha celebrato la prima edizione del “Giorno del Gioco”, tappa fondamentale del cammino partecipato verso la “Città dei Bambini”.
Un Laboratorio Comunale per dare voce all’infanzia
Il documento istituisce un Laboratorio Comunale Permanente per l’Infanzia, che coinvolgerà bambini e bambine in attività di progettazione urbana, laboratori creativi, percorsi educativi e momenti di vera partecipazione civica. Fiore all’occhiello dell’iniziativa sarà la nascita del Consiglio dei Bambini, un organismo consultivo pensato per aprire un dialogo costante tra infanzia e istituzioni.
“I bambini avranno finalmente uno spazio autentico per esprimersi – ha spiegato l’assessora all’Educazione e all’Identità Stabiese Annalisa Di Nuzzo –. Non si tratta solo di simulare la politica degli adulti, ma di costruire luoghi e tempi in cui i più piccoli possano raccontare la loro visione del mondo, partendo dal gioco, dai bisogni quotidiani, dal desiderio di libertà e autonomia. È un cambio di paradigma che mette davvero al centro l’infanzia”.
L’iniziativa punta a rendere Castellammare una città educativa, capace di crescere insieme ai suoi bambini, promuovendo una cultura dell’ascolto e del rispetto, dove la partecipazione dei più piccoli non è un’eccezione ma una regola. Un modello virtuoso che guarda lontano, ma che parte da un gesto semplice: imparare a vedere il mondo con gli occhi di un bambino.