È finito in carcere il 20enne che, nella serata di ieri, ha tentato di travolgere con il proprio scooter la ex compagna e tre sue amiche. L’episodio, avvenuto nella zona della casa comunale di via Palatucci, è stato ricostruito dai Carabinieri della stazione di Acerra, che hanno arrestato il giovane con le accuse di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e percosse.
La vittima, una ragazza di 19 anni, era seduta su una panchina in compagnia di alcune coetanee quando il suo ex, già autore di ripetute condotte violente, l’ha individuata e aggredita. Prima l’ha raggiunta con insulti e uno schiaffo, poi – secondo quanto emerso dalle indagini – ha volontariamente accelerato con lo scooter puntando il gruppo, finendo per travolgere le ragazze e fuggire immediatamente dopo.
Fortunatamente, le quattro giovani hanno riportato solo lesioni non gravi, ma quanto accaduto ha spinto la 19enne – finora mai denuncianti i precedenti episodi – a rivolgersi ai Carabinieri.
Le dichiarazioni raccolte hanno consentito agli investigatori di ricostruire un quadro di maltrattamenti protratti nel tempo, in un contesto di relazione tossica e violenza sistematica, mai formalmente denunciata. La vittima ha riferito di aggressioni fisiche, controlli ossessivi, danneggiamenti all’auto e minacce subite durante e dopo la relazione, durata nove mesi e conclusasi cinque mesi fa.
Grazie alla tempestiva attività investigativa e alla collaborazione della giovane, i militari hanno individuato il 20enne e proceduto al suo arresto. L’uomo, incensurato e residente ad Acerra, è stato tradotto presso il carcere di Poggioreale, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Questo episodio, che solo per un caso non si è trasformato in tragedia, riporta l’attenzione sulla gravità della violenza di genere e sulla necessità di denunciare tempestivamente comportamenti persecutori e maltrattanti.