Il suo cuore ha smesso di battere poco dopo l’arrivo in eliambulanza all’Ospedale del Mare di Napoli. Il 30enne Mariano Feliciello, originario dell’isola d’Ischia, è morto in seguito a un gravissimo incidente in moto avvenuto nel primo pomeriggio di sabato 19 luglio, nella zona della Starza, località nel territorio di Barano d’Ischia.

Il giovane aveva tentato di evitare un anziano pedone che si era improvvisamente immesso in strada, perdendo il controllo della sua Honda Hornet e schiantandosi contro un muretto. Le sue condizioni erano apparse fin da subito disperate. Dopo un primo intervento chirurgico all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, era stato trasferito in condizioni critiche sulla terraferma, in eliambulanza, intorno alle 18,00 presso l’Ospedale del Mare, primo centro con un posto libero nel reparto di neurochirurgia. Inutili tutti i tentativi di salvargli la vita.

La dinamica dell’incidente

L’incidente si è verificato lungo la strada che da Piedimonte conduce verso i Maronti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Mariano Feliciello era alla guida della sua moto quando si sarebbe trovato improvvisamente davanti un anziano pedone che stava attraversando la carreggiata, uscendo da un terreno laterale.

Nel tentativo istintivo di evitarlo, il giovane ha sterzato bruscamente, finendo però per perdere il controllo del motociclo. Il mezzo ha sbandato e ha terminato la sua corsa contro un muretto in pietra, provocando un impatto violentissimo. L’urto ha causato il distacco del casco protettivo, poi rinvenuto a pochi metri dal punto dell’incidente. Il giovane uomo è stato ritrovato privo di sensi sull’asfalto.

L’intervento dei soccorsi e il ricovero al Rizzoli

Lanciato l’allarme, sul posto è giunta rapidamente un’ambulanza del 118. I sanitari hanno trovato il giovane in codice rosso e hanno prestato le prime cure d’urgenza, stabilizzandolo prima del trasferimento all’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno.

Al suo arrivo al pronto soccorso è stato immediatamente sottoposto a una TAC cranica e addominale, da cui sono emerse lesioni molto estese. Il giovane presentava una grave emorragia cerebrale, contusioni polmonari e una profonda lesione addominale. In sala operatoria è stato preso in carico dall’equipe chirurgica composta dai dottori Mimmo Loffredo, Marco Campione e Michele Cornacchia.

Asportato il rene destro: condizioni disperate

Durante l’intervento chirurgico d’urgenza, resosi necessario per bloccare le emorragie interne, i medici hanno dovuto procedere all’asportazione del rene destro, compromesso dal trauma. Contemporaneamente si è cercato di contenere una emorragia epatica e di stabilizzare i parametri vitali. L’intero percorso rianimatorio è stato seguito dai dottori Tommaselli, Striano e Verde.

Nonostante gli sforzi dell’equipe sanitaria, la situazione clinica di Feliciello si è mantenuta instabile, con un quadro neurologico fortemente compromesso. Proprio per tentare un intervento neurochirurgico di emergenza, si è deciso per il trasferimento in eliambulanza all’Ospedale del Mare di Napoli, specializzato in traumi cranici complessi.

Il decesso a Napoli e lo choc sull’isola

Il trasferimento in terraferma si è rivelato, purtroppo, inutile. Nonostante i tentativi estremi dei medici, il suo cuore ha smesso di battere poco dopo l’arrivo al presidio ospedaliero partenopeo. Le complicazioni respiratorie, legate anche alle contusioni polmonari, si sono aggravate fino al collasso cardiaco intorno alle 19.45.

La notizia della morte del 30enne ha lasciato attonita e sconvolta l’intera comunità isolana. Una tragedia che ha colpito tutti nel profondo, gettando un’ombra di dolore su un sabato d’estate e riaccendendo le polemiche sulla sicurezza delle strade extraurbane dell’isola, spesso prive di dissuasori, controlli e marciapiedi pedonali.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine sono ancora al lavoro per ricostruire con esattezza l’accaduto. Al momento non si esclude nessuna ipotesi, anche se l’incidente viene definito autonomo. Sono in corso verifiche sulle condizioni del pedone coinvolto, che sarebbe rimasto illeso ma è stato identificato e ascoltato per chiarire il suo ruolo nell’accaduto.

La dinamica è sotto osservazione anche attraverso eventuali testimonianze e immagini di videosorveglianza, se disponibili nella zona dell’incidente. L’obiettivo è ricostruire i secondi decisivi che hanno preceduto lo schianto.

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