Pompei, un bene confiscato alla camorra diventa centro per i giovani: nascerà a Messigno

Là dove un tempo dominava l’illegalità, sorgerà presto un luogo dedicato ai giovani, alla condivisione e alla crescita. In via Messigno, un immobile confiscato alla criminalità organizzata sarà trasformato in un centro di aggregazione giovanile, grazie a un progetto voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carmine Lo Sapio.

L’intervento, dal valore di 320mila euro, è stato candidato al bando PR Campania FESR 2021/2027, dedicato alla valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità. Obiettivo: restituire alla collettività ciò che era stato sottratto alla legalità, creando un presidio sociale che possa diventare punto di riferimento per adolescenti e giovani adulti.

Il progetto – che ha già superato la fase di verifica e validazione – prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’ammodernamento degli spazi interni ed esterni e l’adeguamento dell’immobile agli standard più avanzati. Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani con disabilità o in condizione di svantaggio economico e sociale.

Una volta ottenuto il finanziamento europeo, si procederà con la variante urbanistica per modificare la destinazione d’uso dell’immobile – attualmente a fini socio-assistenziali – in modo da renderlo pienamente funzionale come spazio di incontro e partecipazione.

Ma è soprattutto il valore simbolico dell’intervento a lasciare il segno. Trasformare un bene confiscato in un centro per i giovani non è solo un’azione urbanistica, ma una scelta politica e culturale: legalità, inclusione e cittadinanza attiva al posto dell’illegalità e dell’abbandono.

Un nuovo tassello nella rigenerazione di Pompei, città di storia e di contraddizioni, dove ogni atto di restituzione sociale rappresenta un gesto di speranza e rinascita.

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