La giovane poetessa Annamaria Parnolfo esordisce nel panorama letterario con Il tuo sussurro, una raccolta intensa di versi che attraversano il mondo delle emozioni con sensibilità e profondità. I suoi testi oscillano tra malinconia e vitalità, ma sono tutti accomunati da un elemento centrale e universale: l’amore. Un amore che, come nella più alta tradizione poetica, muove il cielo e l’animo umano, conducendo il lettore verso orizzonti inattesi e sorprendenti.
Le poesie di Annamaria invitano il lettore a compiere un percorso interiore, un viaggio intimo in cui l’autrice si fa presenza discreta, una guida silenziosa che accompagna senza mai imporsi, tenendoci per mano con delicatezza.
Colpiti dal suo entusiasmo contagioso – non solo per l’arte della parola ma per la vita stessa – abbiamo scelto di incontrarla. Fin dal primo istante, Annamaria ci è apparsa come una personalità vivace, profonda e determinata, capace di trasmettere con naturalezza quella passione sincera che anima ogni sua pagina.
Come nasce il suo amore per la poesia e cosa rappresenta per lei la poesia?
Il mio trasporto per la poesia posso dire che è nato insieme a me, fin da piccola la mia sensibilità e la mia capacità di osservazione mi hanno portata a focalizzare fatti e sensazioni comprimendoli in brevi frasi o piccole poesie. Devo, comunque, dire che ho beneficiato di un ambiente familiare dove la cultura è sempre stata di casa e i libri erano a portata di mano.
La poesia rappresenta per me uno strumento di trasmissione di sentimenti e stati d’animo in modo sicché si possa creare tra me e gli altri uno scambio reciproco di emozioni e un circuito di empatia forte. Poesia è, per me, comunicare e condividere.
Come è arrivata a pubblicare a soli 19 anni a pubblicare il suo libro di poesia?
Ho raccolto per molto tempo pensieri e versi ma non pensavo potessero interessare gli altri e, ovviamente, men che meno un editore. Mi capitava, grazie ai social, di imbattermi spesso in storie di autori esordienti che avevano tentato di pubblicare. Conoscevo l’editore Bertoni perché avevo letto altri libri da lui pubblicati e, con l’incoscienza tipica dei giovani, inviai il mio manoscritto. Mai avrei pensato di ottenere una risposta positiva che denotava l’interessamento e l’apprezzamento di un editore. Di lì gli eventi si sono susseguiti, molte persone iniziarono a leggere i miei libri e, in conseguenza, è nata anche l’esigenza di presentarli al pubblico per consentirmi di incontrare i lettori e per lo scambio di quelle emozioni di cui abbiamo già parlato. Lo strumento delle presentazioni mi sento di affermare che è per me un momento di riflessione e confronto, utile stimolo per il mio lavoro.
Come mai il titolo “Il tuo sussurro”?
Il titolo dell’opera rappresenta il leit motiv della raccolta, difatti, riassume il tema di tutte le poesie. Il “sussurro” rappresenta per me l’esatto modo di comunicare ed esprimere le forti emozioni che si susseguono.
Tra le sue liriche c’è qualcuna che le piace più delle altre e se si perché?
In questo particolare momento della mia vita posso affermare che la poesia “Con gli occhi” la sento particolarmente aderente ai miei stati d’animo, poiché parla di un amore travolgente che travalica gli ostacoli della vita e narra della passione al di sopra delle insicurezze, cosicché da poter amare anche la parte più nascosta di noi.
Quanto hanno inciso sulla sua scelta di scrivere poesie i valori che gli sono stati inculcati dai suoi genitori e da suoi docenti?
Ovviamente ognuno di noi è il prodotto della cultura familiare e i valori che in essa si respirano nonché il risultato delle esperienze della vita di tutti i giorni. Non parlerei di incisività di questi valori ma direi che essi costituiscono dei presupposti che si fondono con le esperienze del vivere quotidiano e con gli incontri che, immancabilmente, quotidianamente ognuno di noi fa.
Lei nelle sue opere oltre l’amore i sentimenti tratta anche tematiche sociali. C’è un argomento che non ha trattato di cui invece vorrebbe parlare?
Normalmente non mi prefiggo tematiche da affrontare ma è la vita a suggerirmi i temi del momento. Sicuramente ci sono tematiche non affrontate e, certamente, lo farò quando si presenteranno. Non escludo, però, di poter tornare su temi già trattati laddove gli eventi e le esperienze mi potrebbero nuovamente ricondurre.
Cosa si sente di dire ai suoi coetanei che hanno la sua stessa passione e che non riescono per vari motivi a realizzare
Ho già avuto modo in altre occasioni di rispondere a domande simili. Mi sento di ribadire che non devono demordere, continuare a credere in se stessi e a fidarsi delle persone giuste seguendo le strade ordinarie della vita, evitando le apparenti facili soluzioni, perché non sempre conducono a soddisfacenti risultati. Concludo invitandoli a perseguire i loro progetti e i loro piani e a conservare il loro entusiasmo e restare se stessi.
Quali sono i suoi programmi futuri. Ci saranno altre presentazioni?
Non sono solita anticipare i miei progetti, ma posso dire che sto lavorando da tempo ad una nuova raccolta nella quale tratterò temi nuovi e vecchi visti da una prospettiva diversa. Inoltre, ci sono diverse proposte di presentazioni che valuterò con serenità e in base alle mie disponibilità.
Carmine Pecoraro