La situazione in via San Fermo è ormai insostenibile. I residenti, esasperati da anni di convivenza con un degrado diffuso e con i fumi maleodoranti provenienti da un opificio industriale, hanno deciso di alzare la voce e portare le loro istanze direttamente al primo cittadino. Nella giornata di ieri, una delegazione di condomini, guidata dall’amministratore Dottor Flavio d’Aquino, è stata ricevuta a Palazzo Criscuolo dal sindaco di Torre Annunziata per esporre una situazione che ha superato ogni limite di sopportabilità.

Il quartiere, situato in una zona periferica della città, vive in condizioni da terzo mondo. Manca un allaccio alla rete fognaria, con conseguenze igienico-sanitarie facilmente immaginabili. Le strade sono dissestate e soggette ad allagamenti, mentre la sicurezza è un miraggio, con una sorveglianza da parte delle forze dell’ordine quasi inesistente.

A rendere l’aria irrespirabile, e a destare la maggiore preoccupazione per la salute pubblica, è la presenza di una fabbrica di bitume, la Elcibit. I residenti denunciano da tempo le emissioni notturne di rumori assordanti che disturbano il sonno e, soprattutto, la dispersione di fumi dall’odore acre, che fanno temere per la presenza di sostanze nocive come la diossina. Una cappa di veleni che si posa sulle case e sui polmoni di chi in quel quartiere ci vive, bambini e anziani compresi.

L’incontro in Comune e le promesse dell’amministrazione

La delegazione dei condomini del civico 13 (ex 20) e dell’ex civico 28 di via San Fermo ha esposto al sindaco, alla presenza dei consiglieri comunali Avitabile, Russo e Carotenuto, un quadro dettagliato delle criticità. Il primo cittadino ha preso atto delle problematiche e ha delineato un percorso di intervento, seppur con tempistiche ancora incerte.

Sul fronte della rete fognaria, è stato confermato che l’allaccio è previsto nell’ambito dei futuri lavori comunali gestiti dalla Gori, ma senza una data precisa di inizio cantiere. Per quanto riguarda i fumi della Elcibit, l’amministrazione si è impegnata a interpellare l’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) al fine di avviare un monitoraggio e regolamentare le emissioni dell’impianto.

Per i problemi legati alla viabilità, con strade dissestate e soggette ad allagamenti, si dovrà attendere settembre per un incontro con Rete Ferroviaria Italiana. La problematica, infatti, sarebbe connessa alla linea ferroviaria Cancello.

Infine, per la questione sicurezza, l’amministrazione sta studiando un sistema di videosorveglianza integrata, che prevede l’adozione di telecamere private da mettere a servizio della sicurezza pubblica. Anche in questo caso, se ne riparlerà a settembre, con i consiglieri Russo e Carotenuto che si faranno carico di sollecitare gli uffici competenti.

Tante promesse, adesso si attendono i fatti

I residenti di via San Fermo, pur prendendo atto degli impegni assunti dal sindaco, restano vigili e hanno ottenuto di protocollare la lettera con i punti delle richieste per migliorare la vivibilità del proprio quartiere.

Le promesse, se non seguite da azioni concrete e tempestive, non basteranno a placare la rabbia e la preoccupazione di chi si sente abbandonato dalle istituzioni e costretto a vivere in un ambiente ostile e pericoloso per la propria salute. La battaglia per la vivibilità e la legalità in via San Fermo è appena iniziata.

Mario Vollono

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