Un altro nome internazionale finisce nel mirino del Napoli campione d’Italia. Dopo l’acquisto dell’olandese Noa Lang, la società azzurra continua a muoversi per rinforzare le corsie offensive a disposizione di Antonio Conte. Il profilo in cima alla lista, secondo le ultime indiscrezioni, è quello di Raheem Sterling, esterno offensivo classe 1994 di proprietà del Chelsea, reduce da una stagione opaca in prestito all’Arsenal.
L’operazione è complicata, ma non impossibile
A spingere il Napoli verso Sterling sono due ragioni principali: la volontà di aumentare la qualità dell’organico in vista della Champions e l’intenzione di completare il pacchetto esterni con un calciatore di esperienza internazionale. Tuttavia, le condizioni economiche dell’affare restano complesse: l’inglese guadagna tra i 10 e i 12 milioni di euro netti a stagione, cifre ritenute insostenibili per le casse azzurre.
Il Napoli valuta quindi soltanto un prestito, e solo con un contributo significativo del Chelsea sull’ingaggio. I Blues, dal canto loro, non sembrano intenzionati a trattenere Sterling: è fuori dal progetto tecnico di Enzo Maresca e non è stato nemmeno convocato per la prima fase della stagione.
Sterling, l’ultima chiamata
A trentuno anni, Raheem Sterling cerca una nuova occasione per rilanciarsi. Dopo gli anni d’oro con la maglia del Manchester City, in cui ha conquistato titoli e giocato da protagonista anche in Champions, la sua parabola si è lentamente abbassata. Nell’ultima stagione, vissuta all’Arsenal in prestito, ha collezionato 28 presenze totali (solo 17 in Premier League) e un solo gol, per un totale di appena 496 minuti in campionato.
La dirigenza azzurra, guidata dal direttore sportivo Giovanni Manna, ha iniziato i primi contatti nelle ultime ore: sono gli stessi intermediari che a maggio hanno favorito i colloqui per Kevin De Bruyne, altro nome nel radar partenopeo. La strategia è chiara: provare il colpo, ma senza compromettere l’equilibrio economico della rosa.
Un talento in declino, ma ancora prezioso
Nato a Kingston, in Giamaica, Sterling ha una storia personale segnata da dolore e riscatto. Il padre fu ucciso quando lui aveva solo due anni. Cresciuto in un quartiere difficile di Londra, St Raphael’s Estate, è salito alla ribalta tra QPR, Liverpool e poi Manchester City, diventando un simbolo dell’Inghilterra anche fuori dal campo. Ancora oggi porta sul corpo due tatuaggi che raccontano il suo vissuto: un fucile in memoria del padre e l’arco di Wembley, che sognava da bambino.
Protagonista della finale di Euro 2021, quella che vide Chiellini strattonarlo per la maglia, Sterling ha vissuto una lunga parabola con la nazionale inglese. Oggi è pronto a rimettersi in gioco: “Conte sarebbe la mia ultima grande occasione”, avrebbe confidato a persone vicine, secondo fonti inglesi.
Il punto del Napoli: tra sogni e sostenibilità
L’arrivo di Sterling non cancellerebbe le altre piste. Il Napoli, infatti, continua a monitorare Dan Ndoye del Bologna, valutato tra i 45 e i 50 milioni di euro, e resta alla finestra per Federico Chiesa e Jack Grealish, due suggestioni ancora lontane dai parametri economici attuali. Intanto, con Noa Lang già a disposizione di Conte, l’obiettivo è completare un reparto capace di garantire soluzioni in verticale e ampiezza in campo europeo.
Il Chelsea valuta il cartellino di Sterling 25 milioni di euro, ma ad oggi non ci sono margini per un acquisto a titolo definitivo. Il Napoli spinge per un prestito secco o con diritto di riscatto, e solo se i londinesi contribuiranno in modo rilevante al pagamento dell’ingaggio (oltre 16,9 milioni di sterline a stagione).
Conte osserva. Sterling aspetta. Manna lavora sotto traccia, alla ricerca di un equilibrio tra ambizione e sostenibilità. L’idea è nata, ora serve la svolta.