Torre del Greco, sigilli al maxi complesso industriale abusivo dell’ex patron della Turris

Nuovo blitz delle autorità contro l’abusivismo edilizio all’ombra del Vesuvio.
La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro di un ampio insediamento industriale realizzato senza autorizzazioni in via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, proprio di fronte alla caserma dei carabinieri “Dante Iovino”.

L’operazione, condotta dalla polizia municipale con il supporto del Genio Civile e della Soprintendenza, ha portato all’apposizione dei sigilli su capannoni, tettoie e parcheggi costruiti abusivamente in un’area vincolata, destinata urbanisticamente a verde attrezzato.

Dove un tempo c’era solo una serra, oggi sorge un vero e proprio complesso produttivo:
20.000 metri cubi edificati su 4.500 metri quadrati di terreno, con ulteriori 3.000 metri quadrati di superfici pavimentate.

Il tutto realizzato – secondo quanto accertato dagli inquirenti – in totale violazione delle normative urbanistiche, paesaggistiche e sismiche.

Al centro dell’inchiesta ci sono due società:
COLMA s.r.l. e MERIDALL IMMOBILIARE s.r.l., riconducibili all’ex patron della Turris.

La strategia adottata, spiegano dalla Procura, era tanto semplice quanto ingannevole:
classificare nei documenti ufficiali le nuove costruzioni come semplici “tettoie”, quando in realtà si trattava di solidi capannoni industriali.

Le immagini raccolte dagli investigatori non lasciano spazio a dubbi: strutture imponenti sorte senza alcun permesso, in un’area a elevato rischio sismico e di rilevante interesse pubblico.

«Una classica lottizzazione abusiva a scopo edificatorio», l’ha definita il procuratore capo Nunzio Fragliasso, che ha affidato la custodia dell’area sequestrata allo stesso titolare dell’attività, in attesa delle successive determinazioni giudiziarie.

«È fondamentale – ha ribadito Fragliasso – prevenire l’aggravamento dei reati e impedire la commissione di ulteriori illeciti».

Ma il senso di frustrazione resta, di fronte a un territorio dove il rispetto della legalità urbanistica troppo spesso resta solo sulla carta.

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