Un’imbarcazione alla deriva, il carburante esaurito, dodici persone a bordo e il mare che lentamente le trascinava verso la costa. È questo lo scenario di paura che si è consumato nella serata di venerdì 25 luglio al largo di Torre Annunziata, dove la prontezza d’intervento della Guardia costiera di Castellammare di Stabia ha evitato che un’avventura di mare si trasformasse in tragedia. L’intervento, durato ore e portato avanti al buio tra onde e panico, si è concluso solo poco prima della mezzanotte, con il rientro sicuro dell’imbarcazione al porto.

Il guasto al largo: la richiesta d’aiuto

Erano da poco passate le 19:30 quando la sala operativa della Guardia costiera stabiese ha ricevuto una richiesta urgente tramite il numero di emergenza 1530: un’imbarcazione da diporto di circa 20 metri, un Mangusta 80, era in avaria a circa 8 miglia nautiche (16 chilometri) dalla costa, in acque aperte e prive di riferimenti. A bordo, le dodici persone in crescente stato di agitazione, senza possibilità di manovra e con la barca ormai priva di carburante.

Il comandante del natante, resosi conto che il moto ondoso stava accorciando pericolosamente la distanza dalla costa, ha lanciato l’allarme. Il timore era che la barca potesse finire alla deriva, aumentando il rischio di schianto sugli scogli.

L’intervento della CP 542 e il rientro nella notte

Subito è partita dal porto di Castellammare la motovedetta CP 542, agli ordini del comandante Andrea Pellegrino, sotto il coordinamento del Maritime Rescue Sub Centre presso la Direzione marittima di Napoli. Raggiunta la zona segnalata intorno alle 20:30, l’equipaggio ha provveduto innanzitutto a verificare le condizioni fisiche dei passeggeri, accertandosi che nessuno necessitasse di cure mediche.

Nonostante il panico e la tensione a bordo, nessuno è rimasto ferito. Tuttavia, quattro persone, per motivi di sicurezza e ansia, hanno chiesto di essere trasbordate sulla motovedetta, trovando rifugio tra le braccia rassicuranti dei militari.

L’operazione si è svolta in condizioni di luce ormai ridotte, rendendo il lavoro dell’equipaggio ancora più delicato. Il rientro al porto di Castellammare di Stabia è avvenuto poco prima della mezzanotte, quando anche gli altri otto occupanti, provati ma salvi, sono sbarcati.

La sicurezza in mare non va mai sottovalutata

L’episodio, conclusosi senza conseguenze tragiche solo grazie al pronto intervento della Guardia costiera, evidenzia l’importanza di verificare sempre carburante, motori e sistemi di comunicazione prima di ogni uscita in mare, soprattutto durante l’estate, quando aumenta il traffico e il rischio di avarie.

“Il nostro lavoro è proteggere la vita umana in mare, ogni giorno e ogni notte, con ogni mezzo”, ha dichiarato un militare a bordo della CP 542.

L’operazione si inserisce tra le numerose missioni quotidiane portate avanti dalla Guardia costiera stabiese, presidio costante di sicurezza lungo la costa del Golfo di Napoli. Per ogni emergenza, il numero 1530 resta il riferimento nazionale, attivo 24 ore su 24.

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