Pompei, nuova luce sul Campanile del Santuario: lunedì 4 agosto l’inaugurazione dell’illuminazione artistica

Lunedì 4 agosto, alle ore 20.30, sarà inaugurata la nuova illuminazione artistica del Campanile del Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, a cento anni esatti dalla sua prima inaugurazione, avvenuta il 24 maggio 1925 per volontà del Beato Bartolo Longo e della moglie, la contessa Marianna Farnararo De Fusco.

Alla cerimonia prenderanno parte l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo; il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il Sindaco della città mariana, Carmine Lo Sapio; e il Presidente dell’EAV, Umberto De Gregorio.

La nuova illuminazione rientra nel più ampio progetto di riqualificazione di Piazza Bartolo Longo, promosso dall’EAV sotto la supervisione del Parco Archeologico di Pompei, finanziato dalla Regione Campania e realizzato in collaborazione con il Comune di Pompei e il Santuario stesso.

Il 10 febbraio scorso, la piazza è stata restituita alla cittadinanza e ai pellegrini dopo importanti lavori di restyling e abbattimento delle barriere architettoniche. In quella stessa occasione, fu annunciata la futura riqualificazione dell’impianto di illuminazione del Campanile, simbolo di pace e punto di riferimento per milioni di pellegrini.

Tre tipologie di illuminazione per valorizzare un simbolo di fede e speranza

Nel dettaglio, sono stati installati:

  • Fari esterni posizionati in piazza e su tetti adiacenti, per proiettare luce direttamente sulla superficie del Campanile;
  • Luci RGB collocate sulle facciate della torre, che permettono variazioni cromatiche in base alle occasioni;
  • Illuminazione interna, con luci bianche nel vano scala, per valorizzare anche la struttura interna.

“La descrizione tecnica è utile – ha dichiarato l’Arcivescovo Caputo – ma le parole non bastano a raccontare la bellezza dell’opera. Quel Campanile, che si staglia allo sguardo dei fedeli o di chi guarda la città da lontano, è un faro di speranza. Non è solo un simbolo per i credenti, ma anche per chi non ha fede. Le nuove luci ne rafforzano il messaggio universale di pace“.

“Nel 1901 – ha aggiunto – Bartolo Longo, che presto Papa Leone XIV canonizzerà, affidò il Santuario ai devoti della Vergine con parole che risuonano ancora oggi: ‘Con quell’amore con cui l’avete edificato, finitelo, custoditelo, accrescetelo’. Ed è significativo che questo progetto sia frutto di una sinergia tra istituzioni. Cooperare per il bene comune è già di per sé un valore prezioso”.

Un’opera monumentale tra fede, storia e arte

Il Campanile del Santuario, alto 80 metri, è una maestosa opera dell’architetto e Servo di Dio Aristide Leonori, coadiuvato dal fratello Pio, ed è stato realizzato tra il 1912 e il 1925. Lo stile è corinzio e composito, con cinque ordini architettonici rastremati, realizzati in granito grigio e marmo bianco.

All’interno, una scala in ferro di 360 scalini è sostenuta da un’armatura metallica a castello. Al quarto ordine è collocata una statua in marmo di Carrara del Sacro Cuore di Gesù, alta 6 metri. La sommità è sormontata da una cupola e da una croce gemmata in rame e bronzo, benedetta da Pio XI.

Le otto campane del Campanile, realizzate anche con bronzo di cannoni da guerra, suonano ogni giorno per annunciare la pace e accogliere i pellegrini.

Dopo il terremoto del 1980, l’edificio ha subito importanti lavori di consolidamento tra il 1986 e il 1988. Dalla porticina posteriore, è possibile oggi salire con un ascensore fino al belvedere, da cui si gode una vista mozzafiato sul Vesuvio e sull’area vesuviana.

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