Pimonte, una task force per far fronte al fenomeno degli sversamenti abusivi nell’area destinata alla realizzazione dei ponti tibetani

Il Comune di Pimonte ha segnalato l’emergenza alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e al Prefetto di Napoli, chiedendo un intervento massiccio e la convocazione di un tavolo interistituzionale.

Tutto ciò, è frutto di un incontro svoltosi sul Monte Faito tra il sindaco Francesco Somma e il prefetto Michele Di Bari, a cui ha partecipato anche il presidente dell’assise cittadina Pasquale Somma.

“Abbiamo riscontrato una grave situazione ambientale lungo la strada Muraglione – Pino che conduce al complesso medievale del Castrum Pini – afferma il primo cittadino – Con profondo rammarico e altrettanta indignazione, mi trovo costretto a segnalare l’ennesimo episodio di degrado ambientale che colpisce un luogo di immenso valore per la nostra comunità e per l’intero comprensorio dei Monti Lattari. Si tratta del Castrum Pini – continua – e più in particolare della strada che conduce al sito storico – monumentale, nel tratto ricadente nel Comune di Agerola”.

E’ proprio qui che, nei giorni scorsi, alcuni escursionisti hanno evidenziato la presenza di rifiuti edili e ingombranti, oltre all’accensione ripetute di roghi dolosi di scarti della lavorazione del legno. Ancora, sempre in questo tratto situato al confine tra Pimonte e Agerola, si sono registrati sversamenti illeciti nei canali e negli alvei naturali.

“Questa è un’area di straordinaria rilevanza storica e paesaggistica – a parlare è ancora il sindaco Somma – ch conduce a uno dei più significativi insediamenti medievali del nostro territorio”. Il Castrum Pini è un complesso fortificato risalente al X secolo, antica roccaforte del Ducato Amalfitano e primo nucleo abitativo della odierna Pimonte.

“Non si tratta soltanto di un sito archeologico di rilievo – conclude Somma – ma di un simbolo dell’identità culturale e storica della nostra comunità, immerso in un contesto naturale di elevato pregio, nel Parco Regionale dei Monti Lattari. Eppure, lungo la strada che conduce a questo luogo così prezioso, da tempo assistiamo (con crescente preoccupazione) al moltiplicarsi di atti di inciviltà e violenza ambientale.

Tutto ciò è inammissibile, perché rappresenta una grave minaccia per l’ambiente in cui viviamo e mette a repentaglio la salute pubblica, oltre a deturpare un luogo naturale in cui insiste un bene culturale dal valore inestimabile”.

Da qui la richiesta di attivare una task – force per risolvere il problema. Il Comune di Pimonte si è reso disponibile a collaborare in ogni modo, anche attraverso la fornitura e l’installazione di fototrappole lungo i tratti più esposti, per individuare e denunciare i responsabili.

E per questo motivo è stata richiesta la convocazione urgente di un tavolo interistituzionale di emergenza ambientale, che coinvolga la Prefettura, i Comuni di Agerola e Pimonte, le forze dell’ordine territorialmente competenti, la presidenza dell’Ente Parco regionale dei Monti Lattari, al fine di definire un piano di intervento immediato; azioni di sorveglianza attiva e continua; l’attivazione di misure sanzionatorie e di sorveglianza rafforzata.

Francesco Fusco

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