Il clima pre-elettorale in Campania si accende con il primo vertice politico convocato da Vincenzo De Luca a Palazzo Santa Lucia. Al centro dell’incontro, durato poco più di venti minuti, la formazione delle liste e le alleanze per le prossime elezioni regionali, con il presidente della Regione che ha riaffermato la sua intenzione di guidare il percorso politico del centrosinistra. A sorpresa, però, hanno disertato l’appuntamento sia gli esponenti napoletani del Partito Democratico, sia l’intera delegazione di Italia Viva, segnali evidenti delle tensioni che attraversano la coalizione.

Due liste civiche per rafforzare la coalizione

Il presidente De Luca ha annunciato con decisione la volontà di dar vita a due liste civiche a supporto della futura coalizione: “A Testa Alta” e “Moderati”. Queste, nelle intenzioni del governatore, dovrebbero rappresentare l’identità e il lavoro svolto in dieci anni di governo regionale, ponendosi come espressione diretta del percorso amministrativo condotto dalla sua giunta.

«Nessuno strappo, si lavora per costruire un’alleanza solida», ha dichiarato De Luca, ribadendo che l’obiettivo è costruire una coalizione ampia, senza esclusioni pregiudiziali, ma radicata in un programma condiviso. La scelta di presentare due liste civiche mira a consolidare il consenso nei territori e rafforzare l’identità politica della sua area all’interno dello schieramento di centrosinistra.

Nessun nome per la presidenza, prima il programma

Sul fronte delle candidature, De Luca ha confermato che non è stata ancora presa alcuna decisione sul nome del candidato presidente, incluso il suo. «Prima va definito il programma», ha ribadito il governatore, che ha evitato ogni riferimento alla data delle elezioni, preferendo concentrare l’attenzione sulla costruzione delle liste e sulla mobilitazione territoriale.

L’indicazione del candidato e la definizione degli assetti complessivi della coalizione saranno affidati a un tavolo nazionale previsto per settembre, dove verranno coinvolti i vertici dei partiti. Nel frattempo, è stato rinnovato l’invito ai consiglieri regionali uscenti a impegnarsi sul territorio per garantire la formazione di liste competitive, in grado di intercettare consenso e rappresentare al meglio l’esperienza di governo maturata.

Il Pd napoletano diserta e cresce il malcontento

A pesare sull’incontro, però, è stata l’assenza dei dem napoletani, che hanno deciso di non partecipare al vertice in segno di dissenso. Il gesto ha rappresentato un chiaro segnale delle fratture interne al Partito Democratico campano, che si stanno acutizzando con l’avvicinarsi della scadenza elettorale.

La tensione è confermata anche dalla raccolta di firme a sostegno di un documento inviato a Elly Schlein e Giuseppe Conte, in cui si chiede di bloccare ogni intesa con l’area deluchiana. Il documento, che continua a raccogliere adesioni tra i militanti e i dirigenti locali, testimonia un crescente malessere nella base del centrosinistra campano, dove si contesta la linea politica del governatore e si teme una frammentazione dell’alleanza.

Italia Viva e il nodo delle trattative

Anche Italia Viva ha fatto mancare la sua presenza al vertice, alimentando il sospetto di mal di pancia all’interno del partito guidato da Matteo Renzi. L’assenza della delegazione renziana – finora parte integrante della maggioranza regionale – potrebbe segnalare un raffreddamento nei rapporti con De Luca, legato alla gestione delle trattative e alla distribuzione delle candidature nelle liste.

Durante l’incontro non si è affrontato il tema del Congresso Regionale del Pd Campania, altro elemento di tensione tra le componenti del partito. La mancanza di un confronto su questo punto è stata letta da alcuni osservatori come una scelta strategica, volta a evitare ulteriori frizioni in una fase già delicata.

L’appello finale di De Luca: lavorare sui territori

In chiusura del vertice, De Luca ha lanciato un appello ai consiglieri regionali in carica: «Continuate a lavorare sui territori». Un invito chiaro a consolidare il rapporto con gli elettori e a costruire una proposta credibile per la prossima tornata elettorale, partendo dai risultati dell’azione amministrativa e dalle istanze dei cittadini.

Il messaggio si inserisce in una strategia che punta a valorizzare l’esperienza accumulata in Regione e a creare un fronte coeso in grado di affrontare le sfide politiche dei prossimi mesi, a partire dall’appuntamento cruciale di settembre.

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