Gli spazi e i locali adiacenti all’Arco Canale di Piazza San Leone saranno affidati ad associazioni e consorzi di intellettuali. L’amministrazione comunale di Gragnano ha pubblicato un avviso pubblico finalizzato all’affidamento in comodato d’uso gratuito per un anno, con l’obiettivo di restituire nuova vita a un luogo simbolo della città attraverso progetti culturali condivisi.
La proposta, rivolta ad associazioni regolarmente costituite – preferibilmente aggregate in raggruppamenti o consorzi – punta a trasformare gli ambienti confinanti con l’Arco Canale in un centro pulsante per attività culturali, didattiche, turistiche e sociali: mostre, visite guidate, percorsi di educazione ambientale e progetti di valorizzazione delle tradizioni locali e del paesaggio dei Monti Lattari.
L’Arco Canale rappresenta uno dei simboli identitari di Gragnano. Costruito alla fine dell’Ottocento in stile neoclassico sul lato meridionale dell’attuale piazza Marconi (all’epoca piazza San Leone), sostituì un antico muraglione in tufo che sosteneva il canale dell’acquedotto seicentesco voluto dalla famiglia spagnola dei Quiroga, allora proprietaria delle sorgenti locali. L’inaugurazione del nuovo acquedotto, il 18 luglio 1907, fu celebrata come segno di modernità e progresso, poiché l’opera garantiva acqua ai mulini e alla fontana monumentale cittadina.
Oggi, a più di un secolo di distanza, quegli stessi spazi tornano a essere al centro di un progetto di rinascita culturale. «Non si tratta soltanto di recuperare locali – spiegano dal Comune – ma di attivare un circuito virtuoso tra enti, associazioni e comunità, per rafforzare l’offerta culturale e il senso di appartenenza al territorio».
I termini per la presentazione delle candidature si sono chiusi lo scorso 20 agosto. Nei prossimi giorni saranno valutate le proposte progettuali, con l’auspicio che emergano idee capaci di valorizzare pienamente la storia e le potenzialità dell’Arco Canale e delle sue adiacenze.
Il progetto si inserisce nella più ampia strategia di rilancio di Piazza San Leone, già protagonista di interventi di restauro che hanno restituito alla città un monumento simbolo della sua identità e rilanciato l’area anche dal punto di vista commerciale.