Napoli, 384 patenti ritirate in un mese: maxi operazione “Off-Line” contro l’uso del cellulare alla guida

Dal 16 luglio al 16 agosto la Polizia locale di Napoli ha ritirato 384 patenti nell’ambito dell’operazione Off-Line, un’azione straordinaria di controllo sui comportamenti imprudenti alla guida, con particolare attenzione all’uso del cellulare.

L’iniziativa, condotta dagli agenti motociclisti del Gruppo Intervento Territoriale, ha registrato una media di 12 patenti ritirate al giorno, segno di quanto il fenomeno sia diffuso e trasversale.

Tutte le violazioni contestate riguardano l’articolo 173 del Codice della Strada, che vieta l’uso di dispositivi radiotelefonici durante la guida. In ciascun caso, gli agenti hanno proceduto al ritiro immediato della patente, inviata alla Prefettura di Napoli per la sospensione da 15 giorni a 2 mesi.

  • 10 conducenti avevano meno di 20 punti: oltre alla sospensione del Prefetto, per loro è scattata anche la “sospensione breve”, con patente trattenuta ulteriori 7 giorni.

  • 3 trasgressori erano recidivi negli ultimi due anni: per loro sospensione più lunga, da 1 a 3 mesi, come previsto dalla normativa.

Per sorprendere i conducenti colti in flagrante, la Polizia locale ha impiegato non solo le pattuglie motociclistiche, capaci di muoversi anche nel traffico più congestionato, ma anche unità in abiti civili.

«Abbiamo scelto il nome Off-Line perché invita a disconnettersi quando si è al volante – spiega l’assessore alla Polizia municipale e alla Legalità Antonio De Iesu –. Nessuna notifica vale quanto una vita umana».

De Iesu sottolinea che l’uso del cellulare riduce drasticamente i riflessi e restringe il campo visivo: «Telefonare mentre si guida quadruplica il rischio di incidenti, con effetti paragonabili alla guida in stato di ebbrezza».

Il fenomeno, evidenzia l’assessore, coinvolge tutte le fasce d’età: «Non solo giovani, ma anche adulti e anziani».

Oltre alla funzione repressiva, Off-Line ha una forte valenza educativa: «Vogliamo sensibilizzare i cittadini – conclude De Iesu –. La sicurezza stradale è un bene comune. Usare vivavoce o accostare prima di rispondere a una chiamata urgente è un atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri».

L’operazione proseguirà nei prossimi mesi, con controlli mirati nelle fasce orarie e nelle zone più critiche della città.

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