Nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 25 agosto 2025, un uomo, dall’apparente età compresa tra i 40 e i 50 anni, si è lanciato da uno dei grattacieli del Centro Direzionale di Napoli, in isola G, nei pressi del palazzo “Telecom” e a poca distanza dalla grande torre Enel. La caduta da un’altezza di decine di metri non gli ha lasciato scampo.
Alcuni passanti hanno assistito alla scena e sono stati i primi a lanciare l’allarme, contattando il 118, che ha inviato sul posto un equipaggio insieme a diverse pattuglie della Polizia di Stato. Una donna, che si trovava nei pressi del punto d’impatto, avrebbe gridato disperatamente chiedendo aiuto prima di allontanarsi in stato di choc.
L’impatto e i primi soccorsi
Il corpo dell’uomo, reso irriconoscibile dall’impatto, è stato trovato al suolo coperto subito dopo con un telo termico. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, che hanno avviato i rilievi, e le guardie private dell’istituto di vigilanza in servizio nella zona.
Secondo i primi riscontri, attorno al cadavere erano visibili tracce sparse di materia organica, segno della violenza dell’impatto al termine del volo. L’area è stata immediatamente circoscritta per consentire alle forze dell’ordine di effettuare gli accertamenti e mantenere il presidio di sicurezza.
Le ipotesi sulla dinamica
Le prime ricostruzioni portano a considerare l’ipotesi del gesto volontario come la più probabile. L’uomo avrebbe raggiunto il terrazzo del grattacielo e da lì si sarebbe gettato nel vuoto.
Una dinamica che solleva interrogativi: l’edificio, infatti, non presenta finestre completamente apribili, proprio per evitare cadute accidentali, e l’accesso ai piani più alti dovrebbe essere inibito a persone non autorizzate. Resta dunque da chiarire in che modo l’uomo sia riuscito a introdursi nel palazzo e ad arrivare fino al terrazzo, solitamente non accessibile senza specifici permessi.
I controlli all’interno del grattacielo
Dai primi accertamenti effettuati con i dipendenti delle aziende presenti all’interno della torre, non risultano persone mancanti all’appello. Un dato che rafforza l’ipotesi che la vittima non fosse legata alle attività lavorative degli uffici, ma fosse una persona esterna al contesto del grattacielo.
Se verrà confermata questa provenienza “esterna”, sarà necessario comprendere come l’uomo sia riuscito ad accedere all’edificio e soprattutto al terrazzo, punto dal quale si sarebbe lanciato.
Un’altra ferita per l’area
La tragedia si è consumata in un’area già scossa recentemente: il grattacielo in cui è avvenuto il gesto si trova infatti accanto al palazzo andato a fuoco due settimane fa al Centro Direzionale. Un ulteriore episodio che colpisce il cuore pulsante degli uffici e delle istituzioni della città, dove hanno sede anche la Regione Campania e l’Università Pegaso.










