Un violento sciame sismico ha colpito l’area dei Campi Flegrei e la città di Napoli, con una scossa di magnitudo 4.0 registrata nella notte alle 4.55, seguita da numerosi altri eventi. Epicentro localizzato nella zona della Solfatara, con una profondità di appena 0.3 chilometri. Nelle ultime ore oltre 40 scosse hanno interessato il territorio, costringendo centinaia di cittadini a scendere in strada.
La scossa della notte e la paura dei cittadini
Il sisma avvertito nella in questa mattinata del 1° settembre, una scossa tra le più forti degli ultimi mesi ha svegliato migliaia di persone. Il sisma si è verificato nel centro di Pozzuoli, nella zona della Solfatara e una profondità estremamente ridotta, appena 300 metri, è stato nettamente avvertito non solo a Pozzuoli e Monterusciello, ma anche nei quartieri napoletani di Fuorigrotta e Vomero. Numerose segnalazioni sono arrivate da tutta l’area flegrea, dove la popolazione, spaventata, ha lasciato le abitazioni nel cuore della notte.
Le scosse del pomeriggio precedente
Lo sciame sismico aveva già mostrato segnali importanti nel pomeriggio di domenica 31 agosto. Due scosse di magnitudo 3.3 erano state registrate dall’Ingv: la prima alle 16.10, con una profondità di 1 chilometro, e la seconda alle 16.36, a 2 chilometri. Entrambe erano state chiaramente percepite dalla popolazione, con persone scese in strada a Pozzuoli e nei quartieri di Cavalleggeri e Fuorigrotta. Dopo queste scosse, il prefetto di Napoli Michele di Bari aveva convocato il Centro coordinamento soccorsi, confermando che non si erano verificati danni a persone o cose.
L’analisi dell’Osservatorio Vesuviano
Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, ha fornito un’analisi dettagliata sull’andamento dello sciame sismico: “L’area interessata dallo sciame sismico che è ancora in corso è quella zona Accademia e La Pietra. Abbiamo registrato due terremoti di magnitudo 3.3 e uno di 2.7, quelli più significativi. Inoltre, le accelerazioni al suolo che abbiamo rilevato sono state basse”.
Di Vito ha aggiunto: “Il fatto che ci sia un aumento della temperatura nella fumarola della Bocca Grande della Solfatara, è un’evidenza che il processo è governato dall’attività termica del sistema ed, ovviamente, sta procedendo con delle caratteristiche simili a quelle degli ultimi mesi. Quindi, la sismicità si raggruppa in periodi ed è chiaro che è la risposta del sistema alla deformazione del suolo che nella zona di massimo sollevamento continua con una velocità media di 15 millimetri al mese”.
Secondo l’analisi, “questa deformazione è dovuta sia alla risalita di gas che alla sovra-pressione che si genera nel sistema più superficiale. Oggi i terremoti hanno avuto come epicentro il bordo orientale della zona di massimo sollevamento del Rione Terra, per questo motivo sono stati avvertiti più nella città di Napoli. Mentre, in settimana la scossa di magnitudo 3 aveva avuto come epicentro il bordo occidentale, cioè l’arenile tra Lucrino ed Arco Felice. Abbiamo registrato anche qualche evento sismico a Cigliano, cioè il bordo settentrionale”.
Il direttore ha infine sottolineato: “In questo periodo la sismicità sta riguardando i bordi della zona di massimo sollevamento del Rione Terra. Anche se c’è stato ad agosto una diminuzione del numero dei terremoti il fenomeno è rimasto invariato. Finora abbiamo registrato 12 scosse all’interno dello sciame sismico”.
Effetti sul trasporto ferroviario
Le conseguenze del nuovo sciame sismico si sono fatte sentire anche sui trasporti. L’azienda ferroviaria ha comunicato: “In conseguenza dello sciame sismico registrato nelle ultime ore nell’area flegrea, si comunica che il servizio ferroviario sulle linee Cumana e Circumflegrea è sospeso per consentire le opportune verifiche alle infrastrutture. Seguiranno aggiornamenti”.
La sospensione delle linee ha creato ulteriori disagi in un territorio già scosso dalla paura, ma le verifiche sono state ritenute indispensabili per garantire la sicurezza della circolazione.









Effetti sul trasporto ferroviario
